Parlando a Pittsburgh venerdì 30 maggio, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che i dazi della Sezione 232 applicati a tutte le importazioni di acciaio e alluminio saranno aumentati al 50% dal precedente 25% a partire da questo mercoledì (4 giugno), per fornire aiuti all’industria siderurgica nazionale.
La decisione di Trump è stata accolta da forti critiche in tutto il mondo. La Camera di Commercio canadese ha dichiarato che l’aumento è «antitetico alla sicurezza economica del Nord America», mentre il sindacato dei lavoratori siderurgici canadese United Steelworkers lo considera un attacco diretto alle aziende e ai lavoratori del Canada. La Commissione Europea, invece, ha affermato che la mossa di Trump «mina gli sforzi volti a raggiungere un accordo reciproco», e ha ricordato che l’Unione Europea ha sospeso i dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti per facilitare i negoziati. Un portavoce della Commissione ha inoltre dichiarato che l’Europa è pronta a reagire.
Trump ha anche accusato la Cina di aver violato l’accordo di riduzione dei dazi raggiunto nei recenti colloqui commerciali a Ginevra, senza specificarne il motivo. Il Ministero dell’Economia cinese ha respinto le affermazioni di Trump, dichiarando che, mentre la Cina ha mantenuto la sua parte dell’accordo, gli Stati Uniti hanno introdotto «restrizioni discriminatorie».