Dando voce alla richiesta dei produttori indiani di misure antidumping, il direttore di Tata Steel B. Muthuraman ha inoltrato un appello al governo indiano affinché introduca misure volte a tutelare l'industria siderurgica domestica dalle importazioni a basso costo.
"Abbiamo bisogno di rassicurazioni sul fatto che non ci sia attività di dumping. Abbiamo bisogno di garantire meccanismi validi per proteggere l'industria indiana da importazioni a basso costo", ha dichiarato ai media Muthuraman.
Pur ammettendo che i prezzi dell'acciaio in India sono superiori ai livelli globali data la stabilizzazione della domanda domestica, Muthuraman ha detto che si avverte la necessità di misure antidumping per garantire che le importazioni a basso costo non danneggino l'industria siderurgica domestica.
"Ci sarà una certa pressione in India esercitata dal materiale importato stanti i livelli più elevati dei prezzi locali. Potrebbero avere luogo attività di dumping, alle quali dobbiamo fare attenzione", ha detto il direttore di Tata Steel.
Le acciaierie indiane auspicano l'imposizione di un dazio di salvaguardia del 25%, aggiungendo che paesi come la Cina stanno effettuando dumping con prodotti siderurgici quali coil laminati a caldo,fogli e nastri venduti a livelli molto inferiori a quelli di mercato, danneggiando così l'industria domestica. Il ministro indiano dell'acciaio, da parte sua, ha proposto un dazio del 20%. Tuttavia, l'11 maggio, il governo indiano ha posticipato la decisione di due mesi circa l'eventuale introduzione di un dazio di salvaguardia sull'importazione di prodotti siderurgici.