India, la siderurgia chiede l’imposizione di dazi

martedì, 30 dicembre 2008 11:20:55 (GMT+3)   |  
       

L’industria siderurgica indiana ha sollecitato al governo l’introduzione di un dazio d’importazione annuo addizionale del 10% sull’acciaio, oltre al dazio di compensazione del 10% sulle barre di TMT e un dazio speciale aggiuntivo del 4% volto a proteggere l’industria locale dalle offerte internazionali più competitive e, in particolare, il comparto siderurgico da offerte più economiche in periodo di crollo globale di prezzi e domanda; domanda che il governo si sta impegnando a stimolare tramite la messa in atto di provvedimenti mirati. Sullo sfondo della crisi economica globale, aziende di paesi quali la Cina e l’Ucraina hanno iniziato a smaltire in India grossi quantitativi di scorte accumulate, situazione che ha spinto le aziende locali a richiedere a gran voce l’imposizione di dazi. Il Ministro per l’Acciaio, Jitin Prasada, ha dichiarato alla stampa che «Il governo, sostenendo la protezione dell’industria locale, ha imposto (all’inizio di questo mese, ndr) un dazio doganale del 5% sull’acciaio e ne ridurrà, al contempo, l’importazione, nell’intento di attutire i danni per il comparto siderurgico. Il ministro proporrà inoltre un dazio di compensazione del 14% sulle barre di TMT e strutturali». Il dazio di compensazione è equivalente all’accisa pagata dalle aziende locali. Il provvedimento dovrebbe portare beneficio alle aziende leader indiane, quali SAIL, RINL, Tata Steel, JSW e Ispat. Le aziende indiane hanno recentemente registrato un crollo della produzione e dei prezzi pari al 20-30% dovuto anche alle strategie messe in atto per contrastare gli effetti della crisi economica globale.