Gli investimenti di Tata Steel nelle attività europee raggiungeranno quota 1,5 miliardi di sterline (oltre 1,8 miliardi di euro) entro la fine dell'anno fiscale 2015-2016. Al centro dell'attenzione l'ammodernamento degli impianti esistenti, l'incremento dell'efficienza e l'ampliamento della gamma di produzione. Lo ha riferito a Press Trust of India, la principale agenzia di notiezie indiana, il CEO di Tata Steel Europe Karl-Ulrich Kohler.
Kohler sottolinea che nel 2011 l'azienda ha investito 450 milioni di sterline ed altri 400 sono stati stanziati per l'anno fiscale in corso. Tali investimenti, che rientrano in un piano che prevede anche la riduzione della forza lavoro e della capacità installata, hanno come obiettivo quello di rafforzare la struttura produttiva, preparandola per condizioni di mercato anche molto più difficili rispetto a quelle attuali.
Il CEO di Tata Steel Europe, infatti, ritiene che la domanda di acciaio europea non registrerà variazioni positive nemmeno nel corso del prossimo anno fiscale: "Secondo le previsioni ci sarà una riduzione del 5% quest'anno e, ad oggi, non ci sono segnali che l'anno prossimo possa rivelarsi migliore. Per quanto ci riguarda, non ce lo aspettiamo e per questo l'obiettivo è quello di vendere altrove".
Tata Steel Europe pone sempre maggiore enfasi sulla necessità di esportare per compensare la caduta della domanda europea. L'obiettivo è posto in particolare sugli stati affacciati sul Mar Mediterraneo, e più in generale sull'Africa. Un'altra possibilità è quella di apliare l'offerta di Tata Steel in India con prodotti di alta qualità provenienti dalle acciaierie europee.