I vertici di Tata Steel puntano ad ottenere una proroga di otto anni per mettere in atto l'adeguamento dei forni a coke dello stabilimento di Schunthorpe (Lincolnshire, Inghilterra). La società indiana teme infatti che i costi possano superare spropositatamente i benefici ambientali.
L'azienda, che impiega 4.000 persone nella città di Schunthorpe, ha stimato un costo per la ricostruzione dei forni (alcuni dei quali risalgono al 1938) pari a 833 milioni di sterline.
Un portavoce dell'Agenzia per l'Ambiente ha dichiarato: "Tata Steel ha fatto quattro richieste di sospensione. Le proroghe possono essere concesse qualora riteniamo che i costi delle implementazioni siano sproporzionatamente elevati rispetto ai benefit ambientali". In caso contrario, tutti i nuovi standard dovranno essere soddisfatti entro marzo 2016.
I vertici di Tata Steel hanno promesso di raggiungere miglioramenti significativi a Scunthorpe entro la scadenza del 2016. I miglioramenti, che andranno a soddisfare una nuova direttiva dell'Unione Europea in materia di emissioni industriali, comprendono l'eliminazione delle emissioni di diossido di zolfo e una riduzione di altre sostanze inquinanti conosciute come idrocarburi policiclici aromatici (PAH).
Il sito di Scunthorpe è il primo stabilimento siderurgico in Inghilterra per il quale il permesso a produrre è soggetto a revisione in linea con la nuova direttiva UE.