SSAB, uno dei produttori leader in Europa nel campo degli acciai speciali, ha comunicato i risultati finanziari conseguiti nel primo trimestre dell'anno. Il gruppo con sede a Stoccolma (Svezia) ha chiuso il bilancio con una perdita netta di 137 milioni di corone (16 milioni di euro), contro un utile netto di 281 milioni di corone prodotto nel primo trimestre 2012.
Nel periodo in esame il fatturato si è ridotto del 20% in termini tendenziali a 8,83 miliardi di corone (1,033 miliardi di euro) a causa - secondo il commento di SSAB - di inferiori volumi e prezzi di vendita ma anche di un peggiore mix di vendite e di effetti valutari. Il risultato operativo si è rivelato negativo per 136 milioni di corone (15,9 milioni di euro), mentre dodici mesi prima era positivo per 479 milioni di corone.
Secondo quanto comunicato dal gruppo svedese, nel primo trimestre del 2013 l'output di acciaio grezzo è calato del 7% e quello di prodotti finiti del 3% (entrambi su base annua). Le spedizioni, ammontate ad 1,1 milioni di tonnellate, si sono infine ridotte del 6%.
SSAB sottolinea che a causa dell'instabilità politica ed economica che regna su vari paesi europei, è molto difficile fare delle previsioni puntuali sulla domanda di acciaio nel medio termine. Tuttavia, di certo l'attività di ristoccaggio che parte della clientela ha sviluppato nel primo trimestre si esaurirà tra aprile e giugno. Inoltre, l'attività di manutenzione programmata presso lo stabilimento SSAB di Montpellier comporterà un calo del fatturato ipotizzabile attorno a 150 milioni di corone. Nel complesso del secondo trimestre, i volumi di produzione dovrebbero risultare in leggero aumento rispetto ai tre mesi precedenti.