Secondo un rapporto dell'Istituto per l'Economia Energetica e l'Analisi Finanziaria (IEEFA), mentre l'industria siderurgica globale sta pensando di passare al minerale ferroso preridotto (DRI) e di utilizzare l'idrogeno verde per ridurre le emissioni, la regione del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA) è in una posizione privilegiata per iniziare a produrre acciaio a zero emissioni. La regione MENA può guidare la decarbonizzazione globale dell'acciaio con investimenti tempestivi in idrogeno verde ed energie rinnovabili.
L'industria siderurgica della regione è dominata dalla tecnologia del forno ad arco elettrico alimentato da minerale ferroso preridotto (DRI-EAF), che rilascia emissioni inferiori rispetto al processo dell'altoforno. Il processo DRI-EAF potrebbe essere a emissioni zero se si utilizzassero idrogeno verde e forni elettrici ad arco alimentati da energia rinnovabile.
Il rapporto rileva che la regione MENA dispone di eccellenti risorse solari per produrre idrogeno verde da elettricità rinnovabile. Con la capacità DRI-EAF esistente della regione MENA, non sono necessari ulteriori investimenti per sostituire la tecnologia di base, consentendo a tutti i nuovi investimenti di concentrarsi sull'espansione della produzione di idrogeno verde. Se la regione MENA raggiungerà una produzione di acciaio a zero emissioni di carbonio, le sue esportazioni di acciaio saranno avvantaggiate una volta istituito il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell'UE.
Egitto, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti sono i pionieri della regione MENA nel passaggio alle energie rinnovabili e all'idrogeno verde. L'investimento dell'Arabia Saudita per la produzione di idrogeno verde dal parco solare Mohammed bin Rashid Al Maktoum e l'investimento congiunto di Emirates Steel e TAQA sono alcuni tra le decine di progetti annunciati nella regione MENA.