Made in Steel 2025: il mercato dei piani tra difficoltà e segnali di ripresa

mercoledì, 14 maggio 2025 08:40:15 (GMT+3)   |   Brescia

Nella cornice di Made in Steel 2025, svoltasi a Fiera Milano Rho, si è tenuto un momento di confronto sulla congiuntura e sulle prospettive future del comparto dei prodotti piani e derivati. Un’analisi lucida, realistica e, in alcuni tratti, moderatamente ottimista, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di primo piano del settore. 

Andrea Gabrielli, Presidente e CEO del Gruppo Gabrielli, ha aperto il panel illustrando un avvio d’anno segnato da forti complessità: «Il 2024 si è chiuso con un -8% nelle vendite di prodotti piani, riportandoci a livelli inferiori al pre-Covid. I primi mesi del 2025 hanno mostrato una lieve ripresa, ma permane un calo del 3-4%». Gabrielli ha inoltre sottolineato le difficoltà sul fronte degli approvvigionamenti a causa delle nuove clausole di salvaguardia e dei dazi provvisori, che stanno riducendo le possibilità di importazione da paesi terzi. 

Il punto di vista sul mondo dei tubi saldati è stato affidato a Pierluigi Pegorari, CEO di Arvedi Tubi Acciaio, che ha evidenziato una stabilità apparente nei volumi, ma una crescente pressione dovuta a distorsioni di mercato: «Fenomeni come lo stockpiling stanno alterando l’intero sistema distributivo. Per noi la priorità non è la crescita ma il consolidamento del downstream, puntando sugli acciai speciali». 

Gianfranco Imperato, CEO di Trasteel, ha fornito invece una panoramica sul comparto delle bramme e delle lamiere, segnalando un 2024 molto difficile, ma anche i primi segnali di stabilizzazione: «Dopo un calo dei consumi del 6-7% in Europa, osserviamo ora un leggero riallineamento dei margini grazie alla riduzione dell’offerta e al rimbalzo dei prezzi». 

Guardando al futuro, i relatori hanno concordato sulla necessità di affrontare l’incertezza con flessibilità e visione strategica. «Il settore manifatturiero europeo ha perso competitività, serve attenzione per i comparti chiave come l’elettrodomestico e l’automotive», ha osservato Gabrielli. Pegorari ha poi rilanciato l’urgenza di interventi strutturali, in particolare per sostenere energia e infrastrutture. 

Imperato ha chiuso con un messaggio di cauto ottimismo: «Il portafoglio ordini è buono, ma il mercato è ancora timoroso. Tuttavia, dopo un ciclo negativo, la storia dell’acciaio insegna che può solo iniziarne uno positivo». 


Articolo precedente

Raddoppia l'import statunitense di acciaio tra dicembre e gennaio

28 feb | Notizie

Italia: in gennaio-aprile cala ancora l'export di acciaio verso Paesi extra-UE

16 giu | Notizie

Italia: in gennaio-marzo cala l'export di acciaio verso Paesi extra-UE

19 mag | Notizie

Italia: nel primo bimestre cresce l'export di piani, cala quello dei lunghi

19 mag | Notizie

Italia: in gennaio-aprile forte crescita dell’export di acciaio verso Paesi extra-UE

17 giu | Notizie

Italia, commercio extra-UE: nel 2014 export di acciaio a +1,9%, import a +9,6%

20 mar | Notizie

Italia: in gennaio-ottobre positivo l’export di acciaio verso Paesi extra-UE

18 dic | Notizie

Italia: in gennaio-settembre export di acciaio verso Paesi extra-UE a -1,5%

17 nov | Notizie

Italia: in gennaio-aprile export verso Paesi extra-UE a +7,7%

23 giu | Notizie

Turchia: importazioni siderurgiche in aumento del 25,4% nel 2013

04 feb | Notizie