Lybian Iron and Steel Company (LISCO), produttore siderurgico libico di proprietà statale, ha comunicato che nel corso di questa settimana riprenderà l'attività dell'azienda e che, se verranno ripristinate le forniture elettriche per la città di Misurata, i forni fusori verranno riaccesi al più tardi in aprile. Ricordiamo che l'azienda aveva dovuto chiudere i battenti quasi un anno fa a causa della guerra civile che ha sconvolto il paese.
"Stiamo preparando l'impianto HBI (Hot Briquetted Iron) ed un laminatoio". Queste le parole di Ali Abumais, marketing manager di LISCO, in un'intervista telefonica rilasciata a Reuters. "Se non si verificheranno intoppi di natura tecnica riprenderemo la produzione di bricchette di minerale preridotto (HBI) all'inizio della settimana prossima [23-27 gennaio n.d.r.] e quella di tondo entro la fine della stessa settimana".
La ripartenza dell'attività di fusione, tuttavia, richiederà più tempo a causa delle elevate forniture energetiche necessarie ed attualmente non disponibili nella zona di Misurata. Sempre secondo quanto comunicato da Abumais a Reuters "il conflitto ha causato ingenti danni alla città di Misurata e tutta l'energia elettrica disponibile viene distribuita per usi civili, rendendo al momento impossibile la riaccensione del forno elettrico. Nella migliore delle ipotesi per la prima colata bisognerà attendere il mese di aprile".
LISCO può contare su una capacità produttiva annua di 1,7-1,8 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, raggiunta grazie ad un upgrade portato a termine proprio nel periodo immediatamente antecedente al conflitto.
Negli ultimi mesi, in attesa della ripresa dell'attività, l'azienda ha provveduto a rifornire i propri magazzini di minerale ferroso e di billette. È inoltre previsto per la fine del I trimestre 2012 l'attracco di alcuni carichi di pellet di iron ore provenienti dal Brasile.