Il produttore gallese Liberty Steel Newport ha annunciate di aver ripreso oggi la produzione di coils laminati a caldo, indicando che si tratta di una nuova era per l’impianto che esiste da oltre 40 anni.
La mossa, che va controcorrente rispetto alla situazione della siderurgia, viene dopo l’acquisizione dell’impianto nell’Agosto 2013 dai precedenti proprietari che ne avevano sospeso la produzione.
Inizialmente si prevede di produrre nel laminatoio circa 50mila tonnellate/mese da destinare al mercato del Regno Unito ma si pensa già a raddoppiare i volumi per potersi dedicare anche all’export.
Nei piani della società c’è anche il reintegro dell’impianto per la produzione di tondo e vergella.
Sanjeev Gupta, managing director della società, ha dichiarato “in un momento nel quale colare acciaio nel regno Unito non è più possibile per via delle politiche fiscali sulle energie derivanti dal carbone, Liberty Steel Newport avrà una nuova vita utilizzando energia pulita e rinnovabile anche grazie alla partership con la consociata SIMEC Uskmouth Power”. Gupta ha poi aggiunto che “ricominceremo a colare acciaio solo quando i costi dell’energia nel Regno Unito saranno allineati a quelli europei. Oggi l’inghilterra è costretta a vendere il rottame all’estero e poi ricomprare semilavorati.”