KPMG Turchia: possibili “guerre di rottame” a influire negativamente sulla competitività della Turchia

venerdì, 28 ottobre 2022 13:24:59 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Con l’aumento dell’importanza del rottame in seguito alla transizione verso un’economia verde, si prevede che le “guerre di rottame”, come nuova forma di guerra commerciale, saranno all’ordine del giorno nei prossimi anni, secondo il report “Steel Sector Overview 2022” pubblicato dall’agenzia di servizi di revisione, fiscali e di consulenza KPMG Turkey.

KPMG Turchia ha osservato che Cina, Stati Uniti, Unione Europea e Turchia sono i mercati con il maggior consumo di rottame. Mentre la Cina utilizza tutto il rottame che produce, l’Ue, gli Stati Uniti e il Giappone sono tra i maggiori esportatori di rottame al mondo. La Turchia – che ha tassi di emissione più bassi, dato che oltre il 75% della sua produzione di acciaio avviene con forni elettrici ad arco a base di rottmae– importa quasi l’80% delle materie prime da Ue, Stati Uniti, Giappone e Russia, per cui la carenza di offerta potrebbe distruggere il vantaggio tecnologico dell’industria siderurgica turca.

Secondo il report di KPMG, con la tendenza alla produzione di acciaio da rottame in linea con gli obiettivi di zero emissioni di carbonio a livello mondiale negli ultimi anni, e con gli investimenti EAF che stanno venendo alla ribalta, si prevede che la Cina, gli Stati Uniti, l’Ue e la Russia punteranno a mantenere il rottame all’interno dei loro mercati locali nei prossimi anni, imporranno restrizioni e si registreranno forti aumenti dei prezzi. Ciò potrebbe influire negativamente sulla competitività della Turchia e causare difficoltà nella produzione interna di acciaio. KPMG Turchia afferma che l’industria siderurgica turca dovrebbe concentrarsi sull’aumento delle risorse di materie prime.

Inoltre, si ritiene che le sanzioni imposte alla Russia da molti Paesi, in particolare dall’Europa, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, possano creare nuove opportunità di mercato, oltre a fornire un vantaggio in termini di quote ai produttori di acciaio turchi, che sono rivali della Russia sul mercato europeo, e potrebbero contribuire positivamente all’export della Turchia. D’altro canto, nel breve e medio termine la guerra avrà un impatto negativo sull’industria siderurgica turca, come ad esempio l’interruzione delle forniture di rottame. Nel frattempo, i produttori di acciaio russi stanno applicando politiche di prezzo aggressive soprattutto in Turchia, poiché i loro mercati di esportazione, in particolare nei paesi europei, si stanno riducendo, il che influisce negativamente sulla competitività dei produttori di acciaio turchi.


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