Acciaierie d’Italia ha concluso, venerdì 14 novembre a Taranto, il Kick-off Meeting di H2Loop, il nuovo progetto europeo dedicato allo sviluppo di tecnologie innovative per la produzione sostenibile di idrogeno e il contenimento delle emissioni nel settore siderurgico. L’iniziativa, che si è svolta presso il Centro di Ricerca e Sviluppo dello stabilimento dopo due giorni di lavori, è cofinanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma RFCS-BIG TICKET.
Il progetto, selezionato nel bando europeo volto a sostenere ricerca e innovazione in linea con gli obiettivi del Green Deal, vede il Centro di Ricerca e Sviluppo di Acciaierie d’Italia tra i partner principali. H2Loop avrà una durata quadriennale e coinvolgerà tre realtà internazionali: il centro di ricerca tedesco VDEh-Betriebsforschungsinstitut GmbH (BFI), l’azienda austriaca Rouge H2 Engineering AG, sviluppatrice della tecnologia oggetto di studio, e il Politecnico di Torino, riconosciuto a livello internazionale per le competenze ingegneristiche.
Elemento centrale del progetto sarà la valutazione della fattibilità del processo brevettato di chemical looping (CLH), un sistema che consentirebbe di produrre idrogeno a partire dai gas metallurgici. Secondo quanto comunicato da Acciaierie d’Italia, tale tecnologia presenta un potenziale significativo per accelerare la transizione sostenibile della siderurgia, riducendo le emissioni di CO₂ e integrando l’idrogeno nelle applicazioni industriali.
Il sito di Taranto è stato candidato a ospitare gli impianti pilota, confermando il ruolo strategico del Centro di Ricerca e Sviluppo nell’esplorazione di tecnologie avanzate per la produzione di idrogeno ad elevata purezza tramite la conversione del gas d’altoforno. Nel corso del Kick-off Meeting, i partner hanno avviato le prime attività tecniche e visitato impianti e laboratori dello stabilimento.
Acciaierie d’Italia definisce H2Loop «un progetto ambizioso e all’avanguardia», ritenendolo un tassello strategico per una siderurgia più sostenibile e competitiva. L’iniziativa, inoltre, rafforza il ruolo dello stabilimento tarantino come polo di eccellenza nella ricerca e innovazione tecnologica applicata alla transizione energetica e agli obiettivi del Green Deal europeo.