IREPAS: mercato globale dei lunghi schiacciato dal basso consumo, prospettive instabili

lunedì, 12 giugno 2023 11:00:35 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Il mercato globale dei lunghi ha affrontato un continuo squilibrio tra domanda e offerta, dovuto alla mancanza di consumi nelle destinazioni principali. La domanda mondiale non si è ancora ripresa dopo la pandemia, e quasi ovunque prevalgono fattori di mercato negativi. 

La Turchia ha subito una riduzione significativa delle esportazioni di prodotti lunghi, che sono diminuite del 60% rispetto all’anno precedente proseguendo con la tendenza al ribasso. Una ripresa della domanda interna è prevista dopo l’avvio dei progetti di costruzione post-terremoto e del programma di ristrutturazione dei vecchi edifici di Istanbul. Tuttavia l’attuazione di questi progetti sta richiedendo tempo – soprattutto per motivi finanziari – e nel complesso la domanda generata potrebbe non essere sufficiente per le acciaierie, vista la debolezza delle esportazioni. Alcune fonti ritengono che un possibile ritorno della Turchia a politiche economiche ortodosse potrebbe portare stabilità e visibilità. 

Nell’UE il mercato dei lunghi rimane depresso per motivi strutturali, con ripercussioni sulla domanda degli utilizzatori finali. Nella maggior parte dei paesi europei i consumi sono diminuiti a causa del lento ritmo di costruzione di abitazioni private e di edifici industriali, e della rarità dei progetti infrastrutturali. Inoltre l’inflazione, i tassi d’interesse più elevati e la spesa pubblica limitata hanno colpito le economie e in particolare il settore siderurgico. Le tensioni politiche a livello globale e le loro conseguenze si ripercuotono anche sulla potenziale ripresa economica dell’UE. In più si stanno avvicinando luglio e agosto, mesi generalmente tranquilli per il settore siderurgico europeo quando le costruzioni e le normali operazioni commerciali subiscono rallentamenti. In genere i produttori europei di acciaio si dedicano ai lavori di manutenzione in questo periodo, che in alcuni casi potrebbero durare più a lungo a causa della presenza di scorte di prodotti finiti. Nel frattempo l’Europa sta cercando attivamente di esportare i propri materiali, ma la concorrenza è spietata. 

Il mercato siderurgico statunitense segnala una minore domanda a livello locale rispetto ai livelli tradizionali di inizio estate. In particolare, il PMI manifatturiero si è contratto per sette mesi di fila e i prezzi locali dell’acciaio si sono indeboliti a causa del rallentamento del commercio e del calo dei prezzi del rottame. Nel frattempo le crisi bancarie e gli alti tassi di interesse pesano sui nuovi progetti privati, e il finanziamento degli investimenti è diventato più costoso e difficile. I progetti infrastrutturali in corso consentono alle acciaierie statunitensi di lavorare con margini sani, mentre la competitività delle importazioni è limitata – eccetto che per le destinazioni vicine. 

I produttori integrati di acciaio in Cina continuano a lavorare con margini complessivamente accettabili, ma sono ancora piuttosto attivi nelle esportazioni con offerte competitive a livello globale. La speranza è che la Cina limiti i propri volumi di produzione per far riprendere la domanda locale, il che potrebbe portare un sollievo temporaneo. Inoltre, il sentiment del mercato cinese è positivo in vista dei nuovi stimoli governativi. 

Oltre allo squilibrio globale tra domanda e offerta nel mercato dei lunghi, continua a prevalere il protezionismo che limita ulteriormente il commercio. L’UE ha prorogato di un anno le misure di salvaguardia e le importazioni da alcuni paesi dell’area MENA, e i paesi asiatici saranno inclusi nel sistema delle quote. La concorrenza nei mercati aperti è piuttosto forte e di solito dominata dalla Cina, con i fornitori dell’area MENA a seguire. In questo scenario, è ancora molto alta nel mondo l’attenzione alla riduzione delle emissioni di CO2. 

Alla luce di questo, l’attuale situazione del mercato dei prodotti lunghi a livello globale può essere definita instabile e le prospettive per il prossimo trimestre non sono promettenti. Le aspettative politiche in molte regioni e l’avvicinarsi del periodo estivo porteranno probabilmente a un periodo di stagnazione e di stress nell’UE, sia in termini di prezzi che di domanda di prodotti lunghi finiti. È anche difficile una ripresa dei consumi nel medio termine. Sebbene si preveda che la tendenza al ribasso del rottame negli Stati Uniti prosegua anche a luglio, i produttori di acciaio statunitensi potrebbero rinunciare a potenziali margini per accumulare i volumi necessari all’esportazione di prodotti lunghi.


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