Secondo l'ultimo market outlook elaborato da IREPAS, l'associazione mondiale dei produttori ed esportatori di acciai lunghi, si ravvisa un clima più positivo sotto il profilo degli scambi. Gli squilibri ai quali eravamo stati abituati sembrano pesare meno e dunque sembra che le tradizionali rotte di scambio siano tornate ad essere scelte. L'associazione segnala in particolare il rafforzamento della valuta russa e il minor influsso dell'acciaio cinese.
Domanda in crescita in Europa, cala l'import
Il mercato europeo degli acciai lunghi è stabile, poiché la domanda è cresciuta leggermente. I produttori europei si stanno adattando alla domanda, mentre la debolezza dell'euro e la minaccia di misure antidumping stanno riducendo l'interesse nei confronti delle offerte di importazione. Tale interesse è stato ridotto anche dalla stabilità dei prezzi offerti dai fornitori europei.
Regno Unito contro le importazioni di tondo dalla Cina
La causa antidumping del Regno Unito contro le importazioni di tondo cinese potrebbe portare ad un'interuzione degli ordini. L'impatto di tale procedura potrebbe risultare evidente soltanto tra poche settimane o tra un mese, poiché vi sono ancora buoni quantitativi di materiale cinese che arriveranno a breve ai porti del Regno Unito.
Il cambio euro-dollaro è ancora causa di incertezza
Sul mercato americano, a causa delle oscillazioni nel tasso euro-dollaro, persistono dubbi riguardanti la domanda reale e una corretta politica di prezzo, nonostante alcuni mercati dell'America Centrale e Meridionali stiano mostrando segnali di forza. Dal momento che l'economia statunitense sta crescendo meno velocemente del previsto (il PIL si è ridotto nel primo trimestre), i compratori locali appaiono prudenti. Nonostante le scorte siano basse, nessuno ha intenzione di acquistare più del dovuto. La situazione appare persino peggiore negli stati produttori di energia.
Guardando il lato positivo...
La domanda è buona nella regione MENA e i paesi importatori di petrolio si sono adattati bene agli attuali prezzi del greggio, senza che finora siano stati registrati cali nei livelli di attività.
Scarsa offerta di rottame in Europa, le acciaierie turche acquistano billette cinesi
L'offerta di rottame resta limitata, specialmente in Europa, dove le acciaierie stanno godendo di buoni ordinativi e prezzi dell'acciaio stabili. L'aumento dei prezzi del rottame ad aprile ha inciso sui margini di profitto dei produttori da forno elettrico, portandoli a prediligere l'acquisto di billette rispetto a quello di rottame. Le acciaierie turche hanno già iniziato a comprare billette cinesi, che risultano più convenienti sia rispetto al rottame sia rispetto alle billette provenienti dai paesi CIS. Tra i diversi mercati vi sono significative differenze di prezzo che causeranno qualche disturbo: per fare un esempio, quando le offerte di rottame per il mercato turco si attestavano attorno ai 285 $/t, equivalenti ad un prezzo delle billette pari a 410 $/t, le billette di origine CIS costavano 385 $/t, mentre quelle cinesi erano a 360 $/t. Di conseguenza, il volume del commercio di billette cinesi è stato significativo nell'area del Mediterraneo, ma le offerte di acciai finiti cinesi sembrano essere svanite.
I produttori cinesi continuano ad esportare
La produzione siderurgica cinese ha iniziato a diminuire in Cina, nonostante il volume dell'export siderurgico stia ancora crescendo ad un tasso del 35%, indicando che la Cina esporterà circa 30 milioni di tonnellate in più quest'anno rispetto al 2014. Di conseguenza, non è ancora possibile parlare di un equilibrio tra domanda e offerta. I produttori cinesi continuano ad esportare semplicemente perché i prezzi di esportazione sono più vantaggiosi di quelli interni.
Adattamento all'overcapacity
Le varie industrie sembrano finalmente fronteggiare il problema dell'overcapacity. Nel mondo occidentale i trasformatori di rottame hanno sospeso gli impianti non più redditizi, e si sta arrivando ad un migliore equilibrio tra capacità produttiva e domanda di acciaio. Le correzioni richiederanno molto tempo, ma almeno si ravvisano i segni di passi avanti in tale direzione. Ad aprile inoltre l'output mondiale di acciaio è diminuito su base annua e in particolare è calato in diversi importanti paesi quali Cina. Si tratta di un chiaro segno di aggiustamento dell'offerta alla domanda, e del fatto che vengano prese decisioni per rendere il business sostenibile.
Aumenti nei prezzi del rottame e del minerale
Il recente ritorno del minerale di ferro ad un prezzo di 60 $/t, unitamente al rialzo delle quotazioni del rottame, ha portato ad un ritorno al normale ciclo di acquisti, contribuendo a ridurre lo squilibrio tra domanda e offerta. Il mercato ha inoltre risentito positivamente della notizia che la Fed attenderà fino a settembre o addirittura dicembre per rialzare i tassi di interesse.
Tra stabilità e incertezza
La competizione è ancora molto accesa. I costi legati al trasporto via mare continuano intanto ad essere molto competitivi. La stabilità in termini di prezzi e di domanda è di buon auspicio per l'industria siderurgica. La principale fonte di incertezza continua ad essere rappresentata dalle oscillazioni dei tassi di cambio, nonché dall'instabilità geopolitica e dall'ipotesi di un'uscita della Grecia dall'Euro.
L'offerta si ridurrà ulteriormente
Si prevede un'ulteriore riduzione dell'offerta. Inoltre, le esportazioni siderurgiche cinesi potrebbero indicare un calo nella seconda metà dell'anno.