Potrebbe cortesemente illustrarci le attività attuali di Metinvest? In quali mercati siete stati più attivi recentemente?
In Metinvest stiamo variando il nostro product mix per rispondere efficacemente alle variazioni del mercato. Mentre i semilavorato hanno inciso per l'81% sul nostro volume totale di vendite nel 2008, abbiamo in programma di aumentare l'output di prodotti finiti nel 2009. Al momento stiamo producendo meno billette e abbiamo spostato la nostra attenzione sui lunghi. Precedentemente esportavamo 300.000-350.000 tonnellate di billette al mese, ora il volume di esportazione mensile arriva al massimo a 150.000 tonnellate. La nostra attività di vendita si è realizzata principalmente nei mercati estremo- e mediorientali.
Qual è la situazione dei semilavorati nei paesi CIS?
Le esportazioni russe di billette nel primo trimestre 2009 sono state di 2.060.000 tonnellate, come nel quarto trimestre 2008, ma in declino del 12% rispetto allo stesso periodo del 2007. L'Ucraina ha esportato 2.140.000 tonnellate di billette nel periodo gennaio-marzo 2009, in crescita del 6% rispetto al primo trimestre 2008 e del 39% rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.
Dalla metà di gennaio di quest'anno i prezzi delle billette CIS sono diminuiti costantemente. A partire dalla metà di marzo, poi, i prezzi sono balzati da 280-290 $/t a 360-370 $/t FOB a metà aprile.
Qual è la sua percezione circa la tendenza dei mercati dopo due trimestri di recessione? Come crede che affronteranno i mercati siderurgici queste difficoltà?
La situazione è stata davvero critica nella seconda metà del 2008. Dopo lo smaltimento degli eccessivi livelli di scorte (oltre 1,5 milioni di tonnellate di billette giacevano nei porti CIS all'inizio del quarto trimestre 2008) il panorama di mercato non è così fosco. Potremmo osservare un relativo recupero della domanda collegati ai fattori stagionali, in quanto la primavera è tradizionalmente un periodo forte per l'attività edilizia. Nonostante la situazione sia migliorata, i livelli di consumo sono ancora scarsi e rimarranno tali a causa della crisi finanziaria. Non ci aspettiamo nessun aumento dei prezzi. Molto dipenderà dai produttori e dalla loro flessibilità nel modificare i volumi produttivi in base agli scarsi livelli di domanda.
Qual è il suo punto di vista sul recente recupero registrato nel mercato dei lunghi?
I prezzi nei mercati dei lunghi e delle billette si sono bilanciati al punto di pareggio e molti operatori sono convinti che questa situazione non durerà a lungo. Stiamo aspettando un po' di stabilità senza più fluttuazioni severe.
Quale parte del mondo è stata più colpita dalla contrazione globale?
Secondo i più recenti report WSA, pare che le regioni più colpite siano state Stati Uniti ed Europa che stanno attualmente lavorando, rispettivamente, al 40 e 50 % delle loro capacità produttive. I paesi CIS hanno ridotto considerevolmente la loro produzione. L'Ucraina, per esempio, ha tagliato la produzione di acciaio nel primo trimestre del 37% rispetto all'anno precedente a causa della sua grande dipendenza dai mercati dell'export. La principale ragione soggiacente ai tagli di produzione sono il considerevole calo della domanda e gli elevati costi di produzione.
Le minimill turche hanno recentemente spostato la loro attenzione sulle billette CIS in luogo degli acquisti di rottame. Pensa che questo accadrà di nuovo nel prossimo futuro?
All'inizio di marzo i prezzi del tondo sono scesi mentre il rottame rimaneva a livelli elevati (210-220 $/t CIF). In termini di costi, per i produttori turchi la realizzazione di prodotti finiti da billette a prezzi entro i 350-355 $/t è diventata più conveniente rispetto alla produzione da rottame. Gli acquisti di billette CIS dai produttori turchi saranno ancora possibili nel prossimo futuro ammettendo che i prezzi del rottame si confermino a livelli elevati.
Come vede la concorrenza con i produttori turchi di billette nei mercati dell'export?
Al momento non vediamo molto interesse nelle esportazioni da parte dei produttori turchi di billette a causa degli elevati prezzi del rottame e dei livelli relativamente scarsi di attività nei mercati delle billette.
Abbiamo osservato grande partecipazione all'ultimo convegno IREPAS. Come lo spiegherebbe?
Secondo me il convegno IREPAS rappresenta la manifestazione mondiale più importante dedicata ai prodotti lunghi. L'interesse nell'iniziativa è alto e questo pare logico se si prende in considerazione l'alto profilo degli intervenuti (dai fornitori di rottame ai produttori di lunghi, dal Brasile all'Estremo Oriente), l'ampio numero di compagnie commerciali e la disponibilità di ogni partecipante a cercare di andare a fondo dell'attuale situazione di mercato e delle sue prospettive future. Questa possibilità è stata offerta dall'IREPAS sin dall'inizio e si è confermata tale ad Atene. Il convegno IREPAS, inoltre, focalizza l'attenzione sulla situazione del Medio Oriente che esercita molta influenza sul mercato mondiale dei lunghi.
Cosa pensa delle recenti variazioni apportate alla formula del convegno IREPAS?
Hanno reso più dettagliate le analisi dei segmenti dei lunghi e questo, secondo me, ci offre una market intelligence migliore.
Quale ruolo vorreste che l'IREPAS giocasse nell'industria siderurgica del futuro?
Auspico che l'IREPAS confermi il suo ruolo chiave come uno dei principali eventi per l'industria siderurgica. Nell'attuale, difficile situazione economica consideriamo l'IREPAS come una piattaforma di scambio di informazioni relative al mercato dei lunghi. Ci auguriamo che l'IREPAS continui a rafforzare il suo ruolo e ad attirare sempre più partecipanti che ne misureranno e confermeranno il ruolo.