L'indiana Tata Steel ha ricevuto circa 75.000 tonnellate di carbone dalla Russia a maggio di quest'anno, così hanno affermato mercoledì 22 giugno fonti negli ambienti dell'industria e del commercio.
Le fonti hanno dichiarato che le spedizioni sono state effettuate a maggio dopo che Tata Steel ha annunciato ad aprile che i suoi impianti di produzione in India e nei Paesi Bassi stavano «prendendo la decisione consapevole di smettere di fare affari con la Russia».
Tuttavia, secondo le fonti non è chiaro e non ci sono conferme da parte della società se le spedizioni effettuate nel mese di maggio riguardassero contratti chiusi prima di decidere di interrompere gli affari con la Russia.
Nel frattempo, alcuni report dall’India suggeriscono che le importazioni indiane di carbone dalla Russia sono aumentate di sei volte negli ultimi 20 giorni, con i fornitori che offrono uno sbalorditivo sconto del 30% anche con pagamento in valuta indiana.
Dato che l'India sta affrontando una grave carenza di carbone e che il fornitore statale Coal India Limited (CIL), che detiene quasi il monopolio, dirotta la maggior parte dei volumi disponibili verso centrali termoelettriche, le aziende siderurgiche e cementizie in disperato bisogno di energia si stanno affrettando a concludere contratti di importazione; gli sconti fino al 30% e la possibilità di pagamento in rupie hanno reso la Russia il paese preferito per l'approvvigionamento delle importazioni di carbone.