Il produttore minerario svizzero Ferrexpo, la cui attività si concentra soprattutto sulla produzione di minerale ferroso in Ucraina, ha pubblicato il suo aggiornamento logistico e operativo per il periodo gennaio-maggio.
In tale periodo, la produzione di pellet di minerale di ferro dell'azienda è diminuita dell'8% su base annua a 4,4 milioni di tonnellate. Le scorte di minerale di ferro di Ferrexpo sono aumentate di 400.000 tonnellate nel periodo marzo-maggio a causa di restrizioni logistiche e l'azienda cercherà di ridurre le proprie scorte man mano che i vincoli logistici si allenteranno.
Secondo quanto dichiarato da Ferrexpo, i porti ucraini del Mar Nero rimangono chiusi e la società ha dovuto dirottare le sue vendite di pellet di minerale di ferro ai mercati europei attraverso la rete ferroviaria ucraina e le chiatte. L'invasione dell'Ucraina ha provocato interruzioni periodiche della rete ferroviaria in tutto il paese, oltre ai danni causati dagli attacchi aerei russi. L’azienda è stata recentemente informata di ulteriori danni alle infrastrutture a seguito di un attacco missilistico russo nel sud-ovest dell'Ucraina, che ha ridotto la capacità di Ferrexpo di utilizzare il trasporto su chiatta.
A causa dei danni alle infrastrutture e dell'aumento delle scorte, l'azienda ridurrà la produzione fino a quando non verrà concordato un percorso logistico alternativo, non verranno riaperte le infrastrutture danneggiate o verranno ripristinate le attività nei porti ucraini del Mar Nero.
L'azienda manterrà in funzione da una a tre delle sue quattro linee per la produzione di pellet, soddisfacendo la domanda disponibile nei mercati europei e marittimi.