Si riportano i dati emersi dalla relazione annuale di Federacciai e riferiti all'industria siderurgica italiana nell'anno 2011.
La produzione siderurgica
In Italia, nel 2011, la produzione di acciaio ha raggiunto 28,7 milioni di tonnellate, con un aumento pari all'11,6%, equivalente a 3 milioni di tonnellate; ancor sotto del 9,2% rispetto al massimo storico del 2006 (31,6 milioni di tonnellate). L'Italia continua ad essere il secondo maggiore produttore fra i Paesi dell'UE con una quota del 16,2%, oltre un punto percentuale in più dell'anno precedente.
La produzione di laminati lunghi nel 2011 è stata pari a 12,9 milioni di tonnellate, in aumento del 5,9% rispetto all'anno precedente, ma ancora inferiore del 25,6% a quella del 2007.
La produzione di laminati piani nel 2011 è stata pari a 14,4 milioni di tonnellate, con una crescita del 14,2% rispetto all'anno precedente e inferiore del 2,7% al livello del 2007.
Il consumo di acciaio
Nel 2011 l'aumento del consumo reale di prodotti siderurgici, sebbene modesto, e soprattutto il ciclo delle scorte di mercato favorevole, hanno portato ad una crescita del consumo apparente (ciò che è stato acquistato dai settori utilizzatori e dal commercio in Italia) pari al 3,8%, a 29,8 milioni di tonnellate. Il livello del consumo resta tuttavia ben al di sotto (24,4%) del massimo del 2006 (39,4 milioni di tonnellate).
Il consumo apparente di prodotti siderurgici ha seguito una crescita sostenuta nella prima parte dell'anno ed un rallentamento nella seconda. Da un aumento anno su anno del 16,2% nel primo trimestre si è scesi al 9,3% nel secondo e allo 0,6% nel terzo, fino ad evidenziare una contrazione dell'11,9% nel quarto.
L'aumento della domanda di laminati lunghi nel 2011, pari al 5,9%, ha portato il consumo apparente a 11,6 milioni di tonnellate, mentre quello di laminati piani, pari a 15,1 milioni di tonnellate, ha realizzato una crescita del 4,2%.
Le consegne totali dei produttori nazionali nel 2011 (30,2 milioni di tonnellate) sono aumentate del 7,8%; quelle di laminati piani sono cresciute dell'8,1%, quelle di laminati lunghi del 7,2%.
Import-export siderurgico
Nel 2011 le esportazioni totali, pari a 12 milioni di tonnellate, sono state più alte del 12,2% rispetto a quelle dell'anno precedente; le esportazioni dirette verso Paesi non appartenenti all'Unione Europea (3,5 milioni di tonnellate) sono diminuite dello 0,3%.
Le esportazioni totali di laminati lunghi (3,5 milioni di tonnellate) sono aumentate del 13%; quelle verso Paesi non UE (1,5 milioni di ton) sono aumentate del 15,4%.
Le esportazioni totali di laminati piani (7,7 milioni di tonnellate) sono aumentate del 13,6%; quelle dirette a Paesi extra UE (1,8 milioni di tonnellate) sono diminuite del 5,3%.
Nel 2011 le importazioni totali di prodotti siderurgici (16 milioni di tonnellate) sono aumentate del 5% rispetto all'anno precedente e quelle provenienti da Paesi non appartenenti all'Unione Europea (8,3 milioni di tonnellate) dell'11,9%.
Le importazioni di laminati lunghi (2,4 milioni di tonnellate) sono aumentate del 9,2%, mentre quelle da Paesi extra Unione Europea hanno fatto registrare una crescita dello 0,6%, al 21,3%.
Le importazioni di laminati piani (9,9 milioni di tonnellate), come sempre sensibilmente più elevate di quelle di laminati lunghi, sono aumentate del 5,2%, e quelle provenienti da Paesi non UE (4,7 milioni di ton) sono state superiori del 24,6% a quelle dell'anno precedente.
Il valore delle esportazioni ha raggiunto 17,9 miliardi di euro, crescendo del 24,3% dai 14,4 miliardi di euro del 2010. Il valore totale delle importazioni di prodotti siderurgici è stato invece pari a 14,9 miliardi di euro, con un aumento del 20,2% rispetto ai 12,2 miliardi di euro del 2010. Il saldo positivo è passato dai 2 miliardi del 2010 ai 3 miliardi di euro del 2011. Nel 2011, oltre al disavanzo di 1,2 miliardi di euro degli scambi di semilavorati, il comparto dei piani ha fatto registrare un saldo negativo, pari a 2,2 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai 2,4 miliardi dell'anno precedente. Il saldo degli scambi di prodotti della prima e seconda trasformazione nel 2011 è stato attivo per 6,1 miliardi di euro.
Il saldo degli scambi con i Paesi dell'UE è migliorato sensibilmente, passando da 1,8 miliardi del 2010 a 3,4 miliardi di euro nel 2011, principalmente per il forte miglioramento dell'avanzo degli scambi di prodotti della prima trasformazione, che è passato da 2,8 miliardi di euro nel 2010 a 3,4 miliardi di euro nel 2011. Le importazioni totali (8,6 miliardi di euro) sono aumentate del 13,6% e le esportazioni (12 miliardi di euro) sono cresciute del 27,8%.
Gli scambi con i Paesi non appartenenti all'UE hanno peggiorato il saldo, passando da un avanzo di 194 milioni di euro nel 2010 ad un saldo negativo pari a 388 milioni di euro nel 2011. Il valore delle importazioni è aumentato del 30,5% passando da 4,8 miliardi di euro nel 2010 a 6,3 miliardi di euro nel 2011, mentre il valore delle esportazioni è passato dai 5 miliardi di euro ai 5,9 miliardi di euro del 2011, con un incremento del 17,7%.
L'occupazione in siderurgia
A fine 2011 l'occupazione nella siderurgia primaria in Italia era pari a 36.898 addetti, in calo dello 0,7% rispetto all'anno precedente e più bassa del 6,3% rispetto al massimo del 2008. Gli operai (28.821) hanno rappresentato il 78% della forza lavoro impiegata nell'industria.
Il numero delle ore di cassa integrazione registrate nel 2011 sono state pari a 2,6 milioni, in contrazione del 49,9% rispetto all'anno precedente. Nel 2009 le ore di cassa integrazione erano salite a 10,1 milioni.