L'Associazione europea dei produttori di acciaio (EUROFER) ha rilasciato una dichiarazione congiunta dei Social Partners europei e di industriAll European Trade Union in cui si chiede un'azione urgente per salvaguardare il settore siderurgico europeo e proteggere posti di lavoro di qualità in Europa, lavorando allo stesso tempo per raggiungere il target zero emissioni e per essere competitivi a livello internazionale.
Secondo la dichiarazione, l'industria siderurgica europea è responsabile di oltre 2,2 milioni di posti di lavoro. La crisi energetica, delle materie prime e dei costi indicano che il sostegno a livello nazionale ed europeo è più importante che mai per salvaguardare l'industria e proteggere i posti di lavoro.
A causa dei costi dell'energia e del carbone, l'industria siderurgica europea è schiacciata da bollette esorbitanti, molto più alte di quelle di altre regioni produttrici di acciaio. L'invasione russa dell'Ucraina, che ha esacerbato la crisi energetica, ha anche portato a una diminuzione o all'interruzione della fornitura di materie prime tradizionali da questi due paesi, come il minerale di ferro, costringendo le aziende europee a rifornirsi da altre destinazioni a costi molto più elevati. Inoltre, lavoratori e cittadini stanno soffrendo per l'inflazione al 10%.
«La transizione verde e quella digitale non sono mai state così impegnative e saranno necessari ulteriori investimenti e supporto per garantire che queste transizioni abbiano successo senza che nessun lavoratore siderurgico o regione venga lasciato indietro», afferma la dichiarazione congiunta.
I Social Partners europei invitano le aziende a continuare a investire sia negli impianti che nelle persone e le autorità pubbliche a sostenere rapidamente i progetti di decarbonizzazione industriale e le relative infrastrutture energetiche. Insiste inoltre sull'attuazione di soluzioni di emergenza a breve termine che limitino i prezzi del gas e dell'elettricità garantendo al contempo l'approvvigionamento.