La European Steel Association (EUROFER) ha affermato recentemente che l'inchiesta di salvaguardia avviata alla fine di marzo dalla Commissione Europea si sta svolgendo sullo sfondo della sovraccapacità globale e della deviazione dei flussi che precedentemente erano diretti verso gli Stati Uniti.
"Il meccanismo di salvaguardia dovrebbe essere ampio, ma lo scopo non è quello di chiudere il mercato, come sostengono alcuni importatori di acciaio - ha dichiarato Axel Eggert, direttore generale di EUROFER -. Il meccanismo di salvaguardia dell'UE ha esplicitamente il solo scopo di impedire un ulteriore, improvviso aumento delle importazioni risultante dalla deviazione dei flussi di acciaio".
Le importazioni di acciaio nell'UE sono aumentate in modo significativo, passando da 18 milioni di tonnellate nel 2013 a 30 milioni di tonnellate nel 2017: un aumento del 66%, evidenzia EUROFER. Solo nel primo trimestre del 2018, le importazioni di acciaio sono aumentate dell'8% su base annua.
"Alcuni importatori di acciaio hanno affermato che la salvaguardia chiuderà il mercato dell'UE alle importazioni. Ciò è del tutto falso: si tratta di affermazioni di imprese che traggono vantaggio da insostenibili importazioni a basso prezzo e a prezzi di dumping", ha spiegato Eggert. "Nella pratica, la salvaguardia garantirà l'accesso aperto dei flussi commerciali di acciaio al mercato dell'UE ad un livello cionondimeno storicamente elevato".
"Vorrei essere chiaro: la salvaguardia non causerà una carenza di offerta né si assisterà ad aumenti dei prezzi dell'acciaio legati ad essa - ha aggiunto Eggert -. Nel frattempo, siamo anche lieti che l'UE abbia deciso di affrontare il tema delle tariffe statunitensi dinnanzi al WTO al fine di trovare il prima possibile una soluzione globale".