A seguito di una riunione del Consiglio per il commercio dell’UE, la European Steel Association (EUROFER) ha dichiarato che quest’ultima e gli Stati Uniti sono ancora lontani dal raggiungere un accordo per promuovere la protezione del clima, combattere le distorsioni degli scambi nell’industria globale e risolvere la controversia commerciale UE-USA entro la fine del 2023.
L’associazione avverte che l’assenza di un accordo globale sull’acciaio sostenibile rischia di compromettere gli sforzi di decarbonizzazione dell’industria siderurgica europea e rappresenta un’opportunità mancata sia della garanzia di un commercio equo che dell’avanzamento nella protezione del clima.
Secondo l’OCSE, l’attuale eccesso di capacità non destinabile alla vendita dell’industria siderurgica mondiale ha raggiunto i 600 milioni di tonnellate e si prevede che nei prossimi tre anni questo dato crescerà di 150 milioni di tonnellate. Oltre che in Cina, si inizia a registrare un eccesso di capacità nei paesi dell’ASEAN, in Asia Meridionale, nel Medio Oriente e in Nord Africa. «Questa nuova capacità convenzionale e ad alte emissioni di carbonio bloccherà le emissioni di CO2 per i decenni a venire, producendone più che l’industria siderurgica dell’UE e vanificando in soli tre anni tutti gli sforzi di riduzione delle emissioni fino al 2050», ha dichiarato Axel Eggert, direttore generale di EUROFER.