"Se le cose tra Belgrado e Udine saranno più o meno equivalenti, allora daremo la precedenza al Friuli, ma la linea elettrica resta condizione fondamentale per l'investimento da 400 milioni del nuovo centro siderurgico".
Con queste parole - riportate dal quotidiano ‘Il Messaggero Veneto' - Gianpietro Benedetti, amministratore delegato del gruppo Danieli, ha precisato che la scelta della Serbia come location del nuovo centro produttivo di acciai speciali non è assolutamente definitiva nonostante la firma del memorandum d'intesa con il governo di Belgrado.
Qualora il nuovo impianto venisse realizzato in Italia, questo apparterrebbe alla consociata Acciaierie Bertoli Safau (ABS), cosa che peraltro consentirebbe al gruppo con sede a Buttrio (Udine) di risparmiare sui costi per la manodopera: un migliaio sarebbero i posti di lavoro creati in Serbia, mentre in Friuli "il numero sarebbe inferiore perché sarebbe ottimizzato con l'acciaieria che c'è già. Farla qui - ha sottolineato Benedetti - darebbe un futuro più solido a quella che già esiste".
La decisione, pertanto, sembra essere legata quasi esclusivamente alla realizzazione dell'elettrodotto Terna tra Redipuglia e Udine. "La creazione di una nuova linea elettrica è la questione fondamentale - ha concluso l'a.d. di Danieli - poi ci sono altre piccole cosette che andrebbero chiarite".