Oltre alla Serbia, Danieli sta prendendo in considerazione altre due nazioni per la costruzione della nuova acciaieria dedicata agli acciai speciali, senza peraltro escludere la possibilità di effettuare l'investimento da 450-500 milioni di euro in Italia. È quanto si legge in un comunicato stampa - emanato dal gruppo di Buttrio (Udine) in seguito alla sottoscrizione del memorandum d'intesa con il governo serbo - che si conclude con l'auspicio di raggiungere una decisione finale nell'arco di due/tre mesi.
Per quanto riguarda l'Italia, "la speranza e soprattutto la fiducia potranno riaccendersi se l'azione del governo Monti, encomiabile per professionalità, visione e determinazione, potrà progressivamente essere attuata e consolidarsi, con questo riducendo le ragioni che solitamente inducono a non investire in Italia".
Il memorandum d'intesa con la Serbia, prosegue la nota, indica i parametri che Danieli ritiene fondamentali per la scelta della location: costo dell'energia, infrastrutture di trasporto, cofinanziamento, agevolazioni fiscali, strumenti di collaborazione con le università locali per la formazione di manodopera specializzata e qualificata. Inoltre, sono "fissati i tempi per permessi e autorizzazioni".