I produttori siderurgici turchi passano al contrattacco preparandosi a chiedere al proprio governo l'avvio di un'indagine antidumping sulle importazioni di coils laminati a caldo (HRC) originari dell'Unione europea. A darne notizia è stato Uğur Dalbeler, general manager del produttore integrato Çolakoğlu Metalurji.
Il mese scorso, intervenendo alla conferenza "Steel Success Strategies" di New York, Dalbeler aveva parlato dell'incremento delle importazioni di HRC provenienti dall'UE in Turchia, prevedendo un ulteriore aumento dei flussi nei mesi a venire. Nella stessa occasione, aveva affermato che la Turchia avrebbe potuto facilmente intentare una causa antidumping contro gli HRC in arrivo dall'Europa.
Nei primi cinque mesi di quest'anno, secondo i dati forniti dalle dogane turche, i Peasi Bassi hanno esportato 151.239 tonnellate di HRC in Turchia, contro le 98.468 tonnellate dello stesso periodo del 2018. Francia e Romania allo stesso tempo hanno esportato in Turchia 119.662 e 81.146 tonnellate di HRC rispettivamente.
Le principali fonti di importazione per il paese nel periodo gennaio-maggio sono state, nell'ordine, la Russia, l'Ucraina, la Francia, i Paesi Bassi, la Germania, la Spagna e l'India.