Secondo quanto riportato nella consueta nota di mercato mensile di Assofermet, il mese di ottobre 2025 è stato caratterizzato da una «sostanziale stabilità».
Rottame ferroso
A ottobre 2025, la situazione sul mercato italiano è rimasta piuttosto stabile, con alcuni aumenti di prezzo verso fine mese per i materiali di qualità. Tale rialzo non è stato uniforme, infatti, ha interessato solo i piani, mentre i prezzi dei lunghi sono rimasti invariati. La previsione per il mese di novembre è ottimista, anche se la debolezza della raccolta suscita alcune preoccupazioni.
Rottame internazionale e Turchia
Nella prima parte di ottobre, i prezzi del rottame sul mercato turco sono aumentati di 5 $/t, per poi rimanere stabili a causa della scarsa domanda.
Nei mercati europei, invece, è prevalsa una tendenza ribassista e una domanda incostante. Solo alcuni di questi, come quello spagnolo, a fine mese hanno proposto piccoli aumenti di prezzo per le consegne di novembre, che al momento non sono stati accolti.
In Asia, in particolare in India, le attività sono riprese solo negli ultimi giorni di ottobre.
Rottame inox
Sul fronte del rottame inox, la domanda e l’offerta sono rimaste pressoché stabili e, al momento, non si prevedono cambiamenti.
Secondo Assofermet, «Il fattore di maggior discussione e distorsione del mercato continua ad essere l’incremento dell’arrivo di bramme dall’Asia, sia in Italia che in Europa». Infatti, queste vengono prodotte utilizzando nichel pig iron, un processo non in linea con gli obiettivi europei di sostenibilità ambientale e decarbonizzazione. «La domanda che sorge spontanea è come possano i prodotti derivanti da queste bramme essere pertanto classificati come green all’interno della filiera europea. […] L’uso di nichel pig iron sta di fatto sostituendo la domanda di rottame, compromettendo la valorizzazione del materiale riciclato e del processo di sostenibilità ambientale in atto in Europa».
Per quanto riguarda le superleghe e gli acciai rapidi, l’attività e l’interesse all’acquisto sono stati scarsi.
Ghisa di affinazione
Considerando che a partire dal 2026 l’Europa non importerà più ghisa russa, gli acquirenti hanno iniziato a mostrare più interesse verso l’Ucraina che, insieme al Brasile, rappresenteranno i maggiori fornitori di ghisa.
A livello internazionale, la domanda in Turchia è stata debole e le offerte per il materiale di provenienza russa hanno subito ulteriori cali.
Stabile anche il mercato statunitense, con prezzi che si aggirano intorno a 407-412 $/t CFR porto statunitense per materiale brasiliano alto P.
Ghisa ematite
La stabilità del mese di ottobre ha confermato la debolezza del mercato della ghisa ematite. Le previsioni rimangono incerte e i dazi USA-UE gravano notevolmente sulle fonderie che devono affrontare le difficoltà delle esportazioni per mantenere la loro competitività.
La domanda si limita al fabbisogno sul breve termine, anche se sono stati conclusi alcuni accordi su base trimestrale.
In Europa, i trasporti sono ancora rallentati e il ritardo delle consegne complica la gestione della produzione nelle fonderie.
Ghisa sferoidale
Il mese di ottobre è stato caratterizzato da un’attività incostante e anche chiusure di più settimane. Di conseguenza, le richieste sono state sporadiche e solo per soddisfare necessità immediate.
Le variazioni dei prezzi delle ghise speciali sono state minime, principalmente dovute all’entrata in vigore del CBAM a gennaio 2026. Infatti, la domanda è aumentata per fare in modo di ricevere e sdoganare il materiale prima della fine dell’anno.
Ferroleghe
Situazione generalmente stabile. Lievi rialzi per il FeCr LC.