Il distaccamento brasiliano di ArcelorMittal ha annunciato che quest’anno diminuirà di 1,3 milioni di tonnellate la produzione di acciai finiti del paese.
Secondo i media locali, tale riduzione coinvolgerà tutte le unità produttive della società, che nel 2022 aveva realizzato 12,7 milioni di tonnellate di prodotti piani e lunghi.
Lo stabilimento di Tubarão, il più grande sul territorio nazionale, si vedrà ridurre del 20% la produzione di bramme e del 10% quella dei laminati, ma per il momento rimangono operativi tutti e tre gli altiforni.
Questa decisione è da attribuire agli elevati volumi di importazione di acciaio in Brasile, e al rifiuto delle autorità per il commercio estero di imporre un dazio del 25% su tutti i prodotti siderurgici che vada a sostituire l’attuale range del 9,6-12,8%, il quale – stando a quanto afferma l’industria siderurgica brasiliana – non è in grado di competere con i prodotti sovvenzionati di importazione russa e cinese.