L’autorità antitrust brasiliana Cade ha approvato, seppur con qualche limitazione, una fusione tra ArcelorMittal Brazil e Votorantim Siderurgia, secondo quanto dichiarato dalle due società.
Secondo i termini dell’accordo di fusione, i due produttori siderurgici hanno accettato di vendere determinati asset per evitare un’eccessiva concentrazione nel mercato domestico dei lunghi. L’operazione deve ancora perfezionarsi ed è soggetta al completamento di determinati impegni da parte delle due società, ha precisato Cade.
L'accordo riguarda solo le attività legate agli acciai lunghi di entrambe le società in Brasile, ha dichiarato Votorantim Siderurgia. Gli stabilimenti di Votorantim in Argentina e Colombia, Acerbrag e Acerias Paz del Rio, sono esclusi dall’operazione.
ArcelorMittal ha accettato di vendere la sua acciaieria di Cariacica nello stato di Espirito Santo, e di trasferire ad un’altra società il contratto di locazione per lo stabilimento di Itauna, nello stato del Minas Gerais. La società si è impegnata inoltre a vendere due impianti di trafilatura vergella.
ArcelorMittal Brazil ha dichiarato che l'accordo porterà significativi vantaggi operativi, industriali e logistici per l'azienda, migliorandone la posizione competitiva. Il produttore brasiliano di acciai lunghi Cipalam ha affermato di essere interessato all'acquisizione di alcuni asset di proprietà di ArcelorMittal Brazil.
Secondo i termini della fusione, Votorantim Siderurgia sarà una controllata di ArcelorMittal Brazil. Votorantim SA, holding proprietaria di Votorantim Siderurgia, deterrà una quota di minoranza in ArcelorMittal Brazil.
Gli impianti Votorantim in Colombia e in Argentina continueranno a fare parte del portfolio di Votorantim.