Ilva 'apre' alla nuova Aia ma richiede l'utilizzo degli impianti sequestrati

lunedì, 29 ottobre 2012 16:16:14 (GMT+3)   |  
       

"Con l'acquisizione dei pareri dei ministri della Salute, Lavoro e Politiche Sociali, Interni, Sviluppo Economico e Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il ministro dell'Ambiente ha concluso la procedura per il rilascio della Aia allo stabilimento Ilva di Taranto". È quanto si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi venerdì 26 ottobre che detta le linee guida per il risanamento.

"L'Autorizzazione - è scritto nella comunicazione - si inserisce nel contesto delle iniziative previste dal protocollo d'intesa per interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, sottoscritto il 26 luglio dai Ministri dell'Ambiente, delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico, della coesione territoriale, dalla Regione Puglia, dalla Provincia e dal Comune di Taranto, dal commissario del porto di Taranto. L'Autorizzazione stabilisce l'applicazione anticipata al 2012 delle prescrizioni europee - che entreranno in vigore nel 2016 - per l'impiego delle migliori tecniche disponibili (Bat) per la produzione di ferro e acciaio. Le prescrizioni, esecutive a partire dalla pubblicazione dell'Autorizzazione sulla gazzetta ufficiale, stabiliscono un cronoprogramma con misure urgenti da adottare entro tre mesi e successivi interventi da completare entro il 2014".

L'azienda risponde a mezzo comunicato stampa con l'accettazione delle limitazioni imposte, sottolineando però la necessità di produrre con l'obiettivo di reperire gli ingenti fondi necessari per finanziare gli interventi richiesti: "Ilva intende applicare quanto richiesto dal provvedimento. Stiamo lavorando ad un piano industriale con l'obiettivo di verificare la sostenibilità finanziaria degli investimenti alla luce dei nuovi limiti imposti dall'Aia. [...]Le prescrizioni a cui ci dobbiamo adeguare richiedono in breve tempo investimenti imponenti che ai nostri concorrenti europei sarà consentito fare tra molti anni. [...]Presupposto imprescindibile per l'attuazione del piano è la piena disponibilità degli impianti oggi sotto sequestro".


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