Ilva Spa ha comunicato ufficialmente che a partire dalle 5:50 di sabato 8 dicembre l'altoforno n° 1 installato presso lo stabilimento di Taranto è stato spento in vista della sua ristrutturazione. L'azienda ottempera così alle disposizioni dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia). La durata dei lavori è stimata in 18 mesi: la data della riaccensione dell'impianto dovrebbe quindi collocarsi verso la fine del primo semestre 2014.
Ilva comunica inoltre che nella giornata di giovedì 6 dicembre, come anticipato da SteelOrbis, sempre in ottemperanza all'Aia sono state spente le batterie n° 5 e 6 delle cokerie. Più breve la fermata di questi impianti, la cui ripartenza è prevista per la fine del prossimo anno.
L'investimento totale per i lavori in questione è di circa 270 milioni di euro.
Nessun riferimento da parte dell'azienda ad eventuali ripercussioni sull'occupazione. Nei mesi scorsi il presidente Bruno Ferrante aveva infatti assicurato che il personale in servizio all'altoforno n° 1 sarebbe stato riposizionato in altre aree ello stabilimento.
In fase di riassorbimento l'allarme relativo ai danni provocati dalla tromba d'aria che ha investito il polo siderurgico tarantino: delle otto gru adibite allo scarico delle materie prime, due sono rientrate in funzione grazie all'ausilio di radiocomandi e da oggi anche una terza dovrebbe ripartire grazie a questo accorgimento. Ma l'azienda ha dichiarato di dover scaricare circa 40-50.000 tonnellate di materiale al giorno per alimentare i tre altiforni attualmente in funzione (n° 2, 4 e 5): dovranno quindi tornare al lavoro anche gli altri operatori delle gru che si rifiutano di salire nelle cabine di comando, chiedendo precise garanzie di sicurezza, da quando il tornado ne ha abbattuta una, spezzando la vita di Francesco Zaccaria.
La società ha ribadito di aver fatto eseguire sulle gru diverse verifiche tecniche e strumentali anche da società esterne e che nessun problema specifico si è presentato né sulle parti strutturali, né sui dispositivi degli impianti.