Il mercato USA degli OCTG sta mantenendo lo status quo, tuttavia molti operatori all'interno dell'industria petrolifera e del gas si domandano se le recenti dichiarazioni di Donald Trump - che indicano che sarebbe disposto a incontrare il presidente iraniano nella speranza di stringere un nuovo accordo nucleare - possano esercitare una pressione al ribasso sui prezzi del petrolio.
I prezzi del petrolio sono aumentati nel secondo trimestre sulla scia delle aspettative di una minor disponibilità di petrolio proveniente dall'Iran dopo il rinnovo delle sanzioni economiche da parte degli USA nei confronti di Teheran.
Gli addetti ai lavori stanno inoltre aspettando il rilascio del rapporto mensile della Energy Information Administration sulla produzione petrolifera statunitense, insieme a informazioni aggiornate sulle scorte di petrolio greggio. Si prevede che questi numeri saranno positivi, ma resta il dubbio su quanto questi possano compensare le preoccupazioni di un possibile afflusso di petrolio iraniano nel mercato globale.
Nel frattempo, l'attività di perforazione rimane forte negli USA: il numero di impianti di perforazione statunitensi è salito di tre la scorsa settimana, mentre l'esplorazione petrolifera è cresciuta di quasi il 12,5% su base annua. Di conseguenza, la domanda di tubi per l'energia, compresi gli OCTG, resta forte.
Rispetto ad una settimana fa, i prezzi dei J55 ERW OCTG provenienti da Taiwan sono rimasti pari a 1.433-1.543 $/t, mentre le offerte riguardanti il materiale proveniente dalla Corea del Sud si attestano a 1.571-1.593 $/t. Infine, sul mercato spot i tubi importati vengono venduti a prezzi più alti di 55-83 $/t.