A causa della scarsa domanda di tondo legata alla stagione di costruzioni rallentata, il Vietnam mostra un interesse molto limitato per l’approvvigionamento di rottame. «Poiché i tassi di utilizzo degli impianti da parte dei produttori sono bassi, il ritmo attuale delle importazioni di rottame è più che sufficiente», ha commentato una fonte di mercato.
Nell’ultima settimana, le offerte di rottame giapponese H2 verso il Vietnam sono diminuite di altri 5 $/t, portandosi a 315-320 $/t CFR. Secondo gli operatori, il livello di prezzo ritenuto praticabile dagli acquirenti è intorno ai 310 $/t CFR. Sebbene l’indebolimento dello yen giapponese offra ai fornitori una certa flessibilità per abbassare ulteriormente le offerte, al momento non si registra alcuna ripresa significativa della domanda vietnamita di rottame.
Parallelamente, le offerte per rottame sfuso di provenienza statunitense (qualità HMS I/II 80:20) dirette al Vietnam restano intorno a 335-340 $/t CFR, con livelli ritenuti praticabili attestati sui 335 $/t CFR.
Sul mercato giapponese, i prezzi FAS nella Baia di Tokyo per il rottame H2 si sono attestati a 40.500 JPY/t (pari a 272 $/t), in calo di 500 JPY/t rispetto all’inizio della settimana. Le quotazioni in dollari sono scese di 12 $/t rispetto al 4 luglio, quando il cambio era di 1 USD = 144,36 JPY. Il prezzo export su base FOB per lo stesso materiale resta a 41.500 JPY/t (291 $/t), stabile in termini di dollari.
Per quanto riguarda il rottame di qualità HS, i prezzi FAS nella Baia di Tokyo sono scesi di 1.000 JPY/t su base settimanale, attestandosi a 44.000 JPY/t (296 $/t). Il rottame shindachi si colloca a 44.500 JPY/t (299 $/t) FAS, con una riduzione rispettivamente di 16 $/t e 9 $/t rispetto ai livelli del 4 luglio.
1 USD = 148,40 JPY