Mentre il mercato turco del rottame d’importazione va verso la discesa con nuovi accordi, il sentiment del mercato siderurgico in generale è molto pessimista. Le acciaierie turche hanno completato il loro fabbisogno immediato di carichi di rottame deep sea da spedire a luglio, e la prossima settimana sarà vacanza per la Festa del Sacrificio. Se le acciaierie turche sono note per l’acquisto di rottame durante le normali festività, in questo caso si prevede che rimarranno silenti.
A partire da oggi, SteelOrbis ridurrà di 5 $/t i prezzi del rottame deep sea di tutte le qualità, mentre il range generale per il rottame HMS I/II 80:20 sarà rivisto a 378-385 $/t CFR Turchia. Nonostante la maggiore pressione sui prezzi, con alcune acciaierie che hanno offerto 370 $/t CFR per il materiale statunitense, bisognerà aspettare la conferma di nuovi accordi. Ancora una volta è bene ricordare che la Turchia tornerà operativa il 3 luglio e inizierà ad acquistare carichi per le spedizioni di agosto. In base a quanta premura avrà nell’acquisto per tali spedizioni, la discesa dei prezzi del rottame deep sea sarà più o meno contenuta.
Per quanto riguarda il segmento del rottame short sea, il taglio sarà di 10 $/t su base settimanale. Questa settimana alcuni produttori turchi hanno concluso accordi con la Romania a circa 355-360 $/t CFR. Per quanto riguarda le spedizioni immediate, le fonti di mercato concordano sulla possibilità di un’ulteriore riduzione nel segmento short sea.
In seguito alla decisione di ieri (22 giugno) della Banca Centrale Turca di aumentare i tassi di interesse dall’8,5% al 15%, la lira si è svalutata a 25,46 per dollaro. La svalutazione ha senso se si considera che le aspettative iniziali per il nuovo tasso di interesse variavano intorno al 25-30%, ma la prima reazione delle acciaierie turche è stata quella di chiudere le vendite sul mercato interno. Oggi, alcune di loro hanno annunciato nuovi listini a 640-650 $/t franco fabbrica. Ieri, in un evento online organizzato dall’Associazione turca per il commercio estero dell’acciaio, è stato riferito che i tassi di produzione interna in tutto il mondo stanno aumentando, con molti concorrenti della Turchia che hanno un vantaggio sulla produzione, «alcuni hanno un vantaggio sul costo dell’energia, altri sulle materie prime». Pertanto, le acciaierie turche sono costrette a concentrarsi sul mercato interno e la loro flessibilità di prezzo è inferiore per le esportazioni. «Con l’abbandono della politica dei bassi tassi d’interesse da parte della Banca Centrale e il rallentamento del mercato immobiliare e del meccanismo del credito, l’impatto in Turchia si farà sentire in modo significativo», ha dichiarato Emrah Uğursal di Bastug Metalurgy nella riunione. Secondo lui il problema principale per le acciaierie turche non è il prezzo del rottame, ma la capacità produttiva interna troppo alta rispetto alla domanda sul mercato nazionale.