Anche se in Turchia sono emerse alcune trattative concluse nei giorni scorsi, l’interesse delle acciaierie locali per il rottame importato resta debole. La maggior parte dei produttori turchi inizierà a cercare materiale per spedizioni ad agosto, ma il sentiment rimane improntato alla cautela a causa delle difficoltà nel vendere acciaio finito.
Un’acciaieria con sede nella regione di Marmara ha concluso un acquisto di rottame HMS I/II 80:20 proveniente dai Paesi Bassi a 337 $/t CFR Turchia, un prezzo collocato nella fascia alta delle attuali quotazioni di riferimento.
Un altro produttore, con sede a Iskenderun, ha acquistato lo scorso venerdì un carico dal Baltico comprendente HMS I/II 80:20 a 338 $/t CFR e rottame bonus a 358 $/t CFR. Secondo fonti di mercato, la spedizione avverrà nell’arco di dieci giorni. Pur trattandosi di un prezzo leggermente inferiore rispetto a precedenti vendite dalla stessa area, a causa della rapidità della spedizione, SteelOrbis ha mantenuto il proprio intervallo di riferimento per il rottame proveniente dalla regione baltica a 341-342 $/t CFR.
Secondo quanto riferito da un sub-fornitore tedesco, gli impianti di raccolta in Belgio e Amsterdam stanno offrendo 250 €/t DAP per il rottame locale, e alcune vendite sarebbero già state concluse a questi livelli. Dal momento che le acciaierie europee intendono anticipare o prolungare la chiusura estiva, la domanda interna di rottame in Europa è destinata a calare nel mese di luglio. «Non è una dinamica che si osserva solo in Turchia o in Europa», ha commentato una fonte europea, «ma a livello globale: le vendite di acciaio sono lente, l’estate è alle porte e nessuno vuole aumentare i prezzi di acquisto del rottame senza avere la certezza di riuscire a collocare il materiale finito». Nel frattempo, anche diversi fornitori europei di rottame abbandoneranno temporaneamente il mercato nella seconda metà di luglio per le ferie. I venditori statunitensi, dal canto loro, segnalano che i prezzi nel mercato interno americano sono al momento più vantaggiosi rispetto a quelli offerti dai depositi export. «Per questo motivo, ha osservato una fonte, il flusso di rottame si sta dirigendo con maggiore rapidità verso il mercato interno».
Nel frattempo, la compagnia petrolifera statale turca BOTAS ha annunciato un aumento dei prezzi all’ingrosso del gas naturale, in vigore dal 2 luglio, in linea con gli obiettivi di bilancio per il 2025. Mentre non sono previsti aumenti per le centrali elettriche, le tariffe per gli utenti industriali sono salite in media del 7,86% e quelle per gli utenti residenziali del 24,6%. Questo incremento inciderà negativamente sui costi di produzione delle acciaierie turche, che già da settimane faticano a ottenere rialzi nei prezzi del tondo. Attualmente, i produttori stanno valutando come trasferire tali aumenti sui clienti finali.
In questo contesto, SteelOrbis prevede che il range di prezzo ristretto di 335-345 $/t CFR per il rottame HMS I/II 80:20 sarà mantenuto nei prossimi giorni, a meno che le acciaierie turche non decidano di annunciare ufficialmente una riduzione dei tassi di utilizzo degli impianti.