I prezzi del rottame in Turchia stanno calando sia nel mercato locale che in quello di importazione. Alcuni ordini di buona entità sono stati importati a livelli di prezzo inferiori a quelli precedenti. Nel mercato locale, il prezzo di acquisto delle acciaierie turche è in calo da alcune settimane.
La scorsa settimana si è registrata una transazione di HMS I/II 80:20 a 445 $/ton CFR e questa settimana il rottame statunitense dovrebbe venire offerto ancora su questi livelli. Il Giappone, importante fonte di rottame, ha bloccato praticamente tutte le forniture nei mercati di esportazione nel Far East, che si sono conseguentemente orientati sul prodotto statunitense. Gli stessi produttori siderurgici giapponesi hanno incominciato a comprare rottame dagli USA.
Nonostante il dollaro si stia avvicinando al rapporto 1.45:1 con l'Euro, i prezzi del rottame europeo sono riusciti comunque a calare. La scorsa settimana un carico di 25.000 tonnellate di HMS I/II 70:30, 5.000 tonnellate di frantumato e 3.000 tonnellate di P&S è stato venduto a 422 $/ton CFR. La crescita del tasso di scambio sta mettendo sotto pressione i fornitori di rottame europei. Sempre la scorsa settimana, un carico salpato dall'Adriatico consistente in 25-30.000 ton di HMS I/II 80:20 è stato venduto a varie acciaierie turche a 420-422 $/ton CFR.
Anche le quotazioni del rottame A3 dal Mar Nero hanno visto un sensibile calo, con gli ultimi acquisti a 420 $/ton CFR, ma attualmente la clientela turca non sta accettando questo livello di prezzo.
Data la carenza di domanda di acciai finiti, i produttori turchi stanno continuando a rimandare i loro acquisti. Benchè dovrebbero iniziare presto a comprare visti i bassi volumi di magazzino, se verranno piazzati solo pochi ordini questi non basteranno a far lievitare i prezzi di mercato.