I prezzi per la ghisa basica (BPI) proveniente dalla Russia si sono attestati a livelli più alti questa settimana, principalmente a causa dell’aumento delle offerte e dei livelli elevati nelle rare trattative. Poiché la domanda non è stata molto forte, anche l’allocazione complessiva per le esportazioni è stata limitata.
Il prezzo di riferimento di SteelOrbis per la BPI dal mar Nero si è alzato ulteriormente rispetto agli ultimi accordi, a 395-420 $/t FOB, con il punto medio a 407,5 $/t FOB, in aumento medio di 17,5 $/t rispetto alla scorsa settimana.
Le offerte di una delle acciaierie più importanti sono state segnalate fino a 430 $/t FOB mar Nero, contro i 400-410 $/t FOB dell’inizio del mese. È stato segnalato un accordo per almeno 40.000 t di BPI dalla Russia a 445-450 $/t CFR verso l’Europa, che si traduce al massimo in 415-420 $/t FOB mar Nero. La settimana scorsa le trattative con un cliente italiano sono state segnalate a 430 $/t CFR. «Non credo ci sia molta disponibilità di ghisa [dal mar Nero]. Nonostante questo, il prezzo è decisamente troppo elevato» ha affermato un trader europeo. Sebbene l’allocazione complessiva dalla Russia sia limitata, è confermato che alcuni clienti abbiano iniziato a cercare ghisa ematite brasiliana al posto del materiale russo per via delle recenti sanzioni, nonostante la quota per la BPI russa sia sufficiente per quest’anno.
In Turchia i prezzi di offerta indicativi per la ghisa basica dal mar Nero sono stati segnalati a 420-450 $/t CFR, mentre alcune di queste offerte si riferivano a materiali prenotati in precedenza. Considerando le recenti vendite di rottame a 418-422 $/t CFR per l’HMS (80:20) in Turchia, l’interesse nella BPI russa è rimasto limitato.
La domanda era fiacca, e le richieste ancora basse in Estremo Oriente. I livelli negoziabili si attestano a 420-430 $/t CFR in Cina e Taiwan, e leggermente al di sopra in altri paesi dell’Asia, che si traduce in meno di 400 $/t FOB mar Nero: fuori dal range di interesse per i fornitori russi.