La tensione non accenna a placarsi sul mercato italiano del rottame, dove i prezzi sono aumentati ulteriormente nelle ultime due settimane e dovrebbero continuare a crescere nei prossimi giorni. Per i palabili la sensazione è che questa settimana «i prezzi avranno il 5 davanti, anche se è ancora presto per dirlo», ha affermato un commerciante nazionale. La stessa fonte ha spiegato che attualmente «la differenza la fa la quantità: a qualcuno abbiamo venduto torniture a 390 €/t per quantitativi di un certo tipo». Per quanto riguarda i lamierini, la disponibilità resta estremamente scarsa, mentre per demolizioni e cesoiati la situazione appare migliore. Tuttavia, «il mercato si muove tutto in un senso, pertanto anche i prezzi di queste categorie vengono trascinati verso l'alto». In particolare, per le demolizioni normali si parla di un range di 390-410 €/t, per il frantumato di 450-470 €/t. Ancora più ampio il range dei prezzi dei lamierini normali, che va da un minimo di 450 a un massimo di 480 €/t. Secondo una fonte, resta da vedere «quali e quanti contratti faranno le acciaierie italiane con i fornitori esteri, che stanno chiedendo 50-60 euro in più rispetto al mese scorso e che quindi rimarrebbero indietro rispetto alle punte pagate in Italia». In tal caso potremmo assistere a un parziale smorzamento della tensione in Italia entro i prossimi 7-10 giorni. «I fornitori esteri – viene detto a SteelOrbis – dovrebbero chiedere aumenti di 80 €/t, ma sembra che abbiano quasi paura a farlo». Appare più incerta la situazione in Turchia, dove i prezzi sono rimasti a quota 505-512 €/t CFR ma non sono stati registrati nuovi acquisti dallo scorso 2 giugno.
Stefano Gennari