Dopo aver chiuso con successo alcune vendite di carbone da coke in Cina, l’azienda russa Mechel è riuscita a firmare nuovi accordi per la stessa destinazione. In particolare, una gara di Mechel per 21.000 tonnellate di carbone da coke K10, laycan pronta consegna, è stata chiusa a 307 $/ton CFR Cina, mentre un altro carico dello stesso volume è stato scambiato a 301,30 $/ton CFR Cina. La scorsa settimana, come riportato da SteelOrbis, un’acciaieria ha venduto carbone da coke in Cina a 305 $/ton CFR. L’interesse all'acquisto da parte della Cina, derivante principalmente dalla necessità di rifornirsi dopo l'allentamento delle restrizioni legate al Covid, ha dato un certo sostegno agli esportatori russi di carbone da coke, sebbene questi ultimi siano ancora costretti ad accettare prezzi inferiori rispetto ai fornitori di primo livello a causa delle sanzioni senza precedenti contro la Russia. «Sarebbe positivo se vedessimo un aumento, ma il mercato è ancora un po' troppo lento. I russi devono ridurre o quanto meno controllare la loro produzione. Altrimenti, spingeranno al ribasso anche la ripresa della Cina», ha affermato un importante trader internazionale.
Dati gli sviluppi in Cina e Australia, i prezzi del carbone da coke nelle regioni in questione continuano a muoversi in modi diversi. In particolare, la persistente assenza di scambi commerciali ha continuato a esercitare un impatto negativo sui fornitori australiani di carbone da coke. «Stiamo ancora cercando di uscire dal crollo dei prezzi interni e stiamo cercando di capire come sbarazzarci del massiccio accumulo di scorte. La domanda si è esaurita. Nessuno vuole acquistare in maniera azzardata», ha dichiarato il rappresentante di una delle principali acciaierie indiane commentando la situazione attuale.