Negli ultimi quindici giorni, i prezzi del rottame d’importazione in Pakistan hanno registrato un incremento, sostenuti da offerte più solide provenienti dall’UE/Regno Unito e dagli Emirati Arabi Uniti. Tuttavia, la domanda di acciaio continua a rimanere fiacca, frenata da incertezze fiscali nel settore delle costruzioni e da un clima geopolitico in peggioramento. In particolare, le crescenti tensioni legate alla possibile chiusura dello Stretto di Hormuz stanno generando timori circa interruzioni nelle forniture e un aumento dei costi di trasporto.
Nel dettaglio, questa settimana le offerte per rottame frantumato in container di provenienza UE/Regno Unito si collocano principalmente a 377-380 $/t CFR, in rialzo rispetto ai 370-375 $/t CFR di due settimane fa. Secondo fonti di mercato, alcuni operatori hanno cercato di ottenere sconti, valutando un livello negoziabile intorno a 375 $/t CFR, ma diversi accordi per materiale britannico sono stati conclusi a 380 $/t CFR.
Per quanto riguarda il rottame frantumato di provenienza Emirati Arabi Uniti, le offerte si attestano attualmente a 388-395 $/t CFR, rispetto ai 382-385 $/t CFR della metà di giugno. Le offerte per rottame HMS si mantengono invece intorno ai 365 $/t CFR.
Parallelamente, la situazione nello Stretto di Hormuz ha iniziato a incidere negativamente sulle prospettive delle importazioni pakistane di rottame. Il Parlamento iraniano ha infatti approvato una mozione per la chiusura del canale strategico, anche se la decisione definitiva spetterà al Consiglio supremo per la sicurezza nazionale. Lo scenario è particolarmente critico considerando che tra il 20% e il 30% della fornitura di petrolio e gas della regione del Golfo, oltre a una quota rilevante di merci commerciali, transita da questo corridoio.
Secondo fonti di mercato, per il Pakistan ciò potrebbe tradursi in gravi difficoltà logistiche per le forniture provenienti da Oman, Emirati Arabi (Jebel Ali), Kuwait, Arabia Saudita, Qatar e Bahrein, in quanto non esistono rotte alternative via mare. Le spedizioni da Regno Unito, Europa, Stati Uniti e Canada non sarebbero invece interessate direttamente, poiché bypassano l’area del Golfo. Tuttavia, l’intero settore marittimo si sta già preparando a possibili ripercussioni più ampie.
«I principali vettori, tra cui MSC, Maersk, CMA CGM e Hapag-Lloyd, potrebbero applicare sovrapprezzi per rischi di guerra, adeguamenti emergenziali del carburante e deviazioni delle rotte fuori dal Golfo», ha dichiarato un operatore. «Questo potrebbe comportare ritardi, congestioni portuali e un incremento dei costi logistici, anche per spedizioni non direttamente interessate dal transito nello Stretto, inducendo gli importatori pakistani a prepararsi a tempi di consegna più lunghi e maggiori spese di trasporto».
Nel frattempo, sul mercato locale pakistano, il rottame equivalente al frantumato si mantiene stabile intorno a 140.000 PKR/t (491 $/t) franco stabilimento. Anche i livelli di scambio per il tondo da 10-12 mm di qualità 60 rimangono pressoché invariati, attestandosi a 235.000-240.000 PKR/t (824-842 $/t) franco produttore.
Tutti i prezzi in rupie pakistane includono l’IVA al 18%.
1 USD = 285,04 PKR