Le offerte relative alla ghisa proveniente dai paesi CIS sono rimaste invariate rispetto ad una settimana fa, cioè pari a 335-365 $/t FOB.
In questo periodo, i fornitori hanno mantenuto le proprie offerte pari a 370-380 $/t CFR per il mercato USA. Alcuni compratori statunitensi hanno continuato ad esercitare una pressione ribassista sui prezzi, mentre altri hanno acquistato materiale a 368-369 $/t CFR.
Nel frattempo, le offerte con destinazione Italia sono rimaste a quota 370-380 $/t CFR, tuttavia i compratori non sono disposti a pagare un prezzo più alto di 360 $/t CFR. Dal momento che la domanda di prodotti finiti risulta debole, anche la domanda italiana di ghisa è scarsa.
Per quanto riguarda il mercato turco, le offerte dai paesi CIS si collocano ancora tra i 365 e i 370 $/t CFR, tuttavia non hanno dato adito ad ulteriori scambi dopo quello concluso la scorsa settimana a un prezzo di 365 $/t CFR.
Sembra che alcuni produttori di ghisa dell'area CIS stiano programmando di ridurre la quota di ghisa all'interno del loro output per dare priorità alla produzione di acciaio grezzo, al fine di incrementare le proprie esportazioni di bramme e coils laminati a caldo. Secondo fonti di mercato, i prezzi della ghisa potrebbero risentirne crescendo leggermente nel medio termine.