Nonostante l'assenza degli acquirenti cinesi e la riluttanza dei clienti statunitensi ad accettare aumenti di prezzo, i fornitori di ghisa basica (BPI) continuano ad essere fortemente ottimisti a fronte della scarsa disponibilità di materiale. Fanno accezione i produttori indiani, che sono prudenti nel chiudere vendite mentre cercano di capire l'impatto dell'incremento dei costi di produzione, in particolare sul fronte dei prezzi del coke metallurgico.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un produttore di ghisa brasiliano ha iniziato a testare il mercato con offerte a 540 $/t FOB, in rialzo di 40 $/t rispetto al prezzo visto nell'ultimo scambio tra Brasile e Usa, risalente alla fine della scorsa settimana. L'ultimo prezzo di riferimento nel caso della ghisa proveniente dai paesi CIS è ammontato a 530-540 $/t FOB Mar Nero, dopo che dall'Ucraina sono state vendute in Turchia 10-15mila tonnellate di BPI a 525 $/t FOB Mar Nero. I fornitori, ha commentato un trader internazionale, «stanno sondando il terreno con cifre molto alte, ma non stanno trovando acquirenti». Secondo un trader turco, presto i produttori dei paesi CIS «punteranno a livelli attorno ai 550 $/t». Un produttore russo è particolarmente ottimista e ha continuato ad offrire materiale a 600 $/t FOB e livelli superiori.