La scorsa settimana le quotazioni provenienti dai principali fornitori russi di ghisa basica (BPI) hanno subito forti aumenti o sono sparite del tutto a causa della tendenza rialzista, nonostante il fallito miglioramento dei livelli negoziabili e il sentiment generale non sia dei migliori.
Una delle principali acciaierie avrebbe quotato 380 $/t FOB, sebbene la settimana precedente il livello fosse inferiore di 20 $/t. Un’altra acciaieria sta puntando a 400 $/t FOB per la ghisa a basso contenuto di manganese. «Il fatto che stiano quotando così alto significa che non vogliono vendere» ha affermato un trader.
Comunque, il prezzo di riferimento di SteelOrbis per la ghisa basica proveniente dal mar Nero è rimasto stabile rispetto al livello riportato all’inizio della scorsa settimana a 350-360 $/t FOB, in aumento di 5 $/t rispetto alla settimana precedente. Il prezzo riflette gli ultimi accordi con Asia ed Europa, sebbene gli acquirenti abbiano stentato ad accettare aumenti ulteriori. «Credo che al momento l’unico mercato che compra sia l’Asia, solo l’Asia può fornire supporto» ha affermato una fonte turca. La settimana precedente, gli accordi con i commercianti cinesi erano stati conclusi a 355-360 $/t FOB mar Nero; uno dei principali mercati obiettivo è stato quello indiano. Tuttavia, «i cinesi non hanno reagito all’idea di prezzo di 410 $/t CFR» ha dichiarato un terzo trader. Il trasporto dal mar Nero al porto indiano di Paradip per un carico importante è stato fissato a 50 $/t.
«Non c’è molta attività sul mercato. DMZ e Alchevsk non hanno quantitativi disponibili, e né Severstal né NLMK sono sul mercato. Quando inizieranno ad arrivare richieste, partiranno le [trattative] e a quel punto vedremo il reale prezzo di mercato», ha affermato una fonte.
In Italia, le ultime trattative, per la BPI russa erano state concluse a 380-385 $/t CFR e 390 $/t CFR – «in linea con le aspettative», ha commentato un trader. Il costo di trasporto è stato fissato a 30-35 $/t per 30.000 t.