Brasile, ghisa basica: le vendite non accelerano per il mood rialzista, in lieve aumento i prezzi dal mar Nero

lunedì, 15 gennaio 2024 11:15:44 (GMT+3)   |   Istanbul

La scorsa settimana il sentiment sul mercato globale della ghisa basica (BPI) è peggiorato, poiché sebbene alcuni venditori siano rimasti rialzisti, non ci sono stati accordi né ai livelli precedenti né vicini ai nuovi obiettivi dei venditori.  

Le offerte per la BPI brasiliana con contenuto di fosforo allo 0,15% sono rimaste stabili a 460 $/t FOB e non ci sono stati nuovi accordi a seguito dell’ultima segnalazione di SteelOrbis a 449-450 $/t FOB verso gli Stati Uniti. «Non ci sono state nuove trattative [per la ghisa basica nel mercato import degli USA]. Stanno tutti aspettando che i prezzi del rottame si stabilizzino questa settimana», ha affermato un trader. Un altro ha dichiarato: «Credo che al momento sia molto più probabile un calo che un aumento». Tuttavia, un’acciaieria brasiliana ha di nuovo parlato dei rincari nei costi di produzione e li ha individuati come causa dell’immobilità dei prezzi della BPI nel prossimo futuro, insieme alla relativa stabilità dei prezzi del rottame negli Stati Uniti.  

Una delle acciaierie turche era sul mercato alla ricerca di ghisa di origine diversa da quella russa, considerata “tossica” per via delle sanzioni. Le offerte brasiliane, però, sono state valutate come troppo elevate, e le fonti riferiscono la firma di un accordo con un venditore indiano a 435 $/t FOB. L’acquirente non ha confermato l’informazione, ma alcuni trader sono convinti che il prezzo fosse base FOB.

Il prezzo di riferimento di SteelOrbis per la ghisa basica proveniente dal mar Nero è aumentato in media di 7,5 $/t nell’ultima settimana, attestandosi a 380-400 $/t FOB, in linea con le aspettative del mercato, poiché la principale acciaieria esportatrice della Russia sta puntando a 400 $/t FOB dalla fine di dicembre. Dopo le vacanze, l’attività ha ripreso: la Russia ha venduto piccoli lotti di BPI alla Turchia a 420-425 $/t CFR, e alcune fonti evidenziano che il prezzo fosse riferito al solo materiale, esclusi gli extra. Per quanto riguarda la ghisa a basso contenuto di manganese, le offerte si sono attestate a un massimo di 430-440 $/t FOB.

Dal Donbass, il territorio ucraino occupato illegalmente dalla Russia, è stata segnalata un’offerta a 410 $/t CFR, ossia circa 385 $/t FOB.

Le trattative per la ghisa basica russa sono riprese anche in Europa- Si parla di un accordo a 430 $/t FOB, cioè 395-400 $/t FOB mar Nero, ma finora non sono stati rilasciati dettagli. Le vendite precedenti risalgono all’inizio di dicembre, e si attestavano a 395 $/t CFR.

Almeno una fonte di vendita ha affermato che il mercato dell’Estremo Oriente è stato più attrattivo che alla fine di dicembre, ma finora non ci sono accordi segnalati. Secondo le fonti, circa un mese fa sarebbe stato venduto un carico a 420 $/t CFR dalla Russia alla Cina, e sarebbe stato poi deviato verso il Sudest asiatico. «Ancora non vedo prezzi negoziabili possibili al di sopra dei 420-430 $/t CFR a Taiwan», ha affermato un trader. Il trasporto dal mar Nero all’Asia non si attesta a meno di 50 $/t.


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