Nell'ultima settimana, la maggior parte dei produttori di piani statunitensi ha emesso un nuovo incremento di 44 $/ton riguardante tutti i nuovi ordini, che va a sommarsi al rincaro annunciato il 10-11 agosto scorso (pari a 66 $/ton). Mentre NLMK USA mills, Nucor, USS POSCO (UPI) e California Steel Industries (CSI) hanno dichiarato che alzeranno i prezzi di tutti i piani (compresi coils a caldo, coils a freddo e zincati a caldo) nella misura di 44 $/ton, AK Steel e RG Steel aumenteranno i prezzi degli HRC e dei CRC di 44 $/ton, ma rincareranno gli acciai rivestiti di 55 $/ton. Altre acciaierie, tra cui ArcelorMitta USA e US Steel, hanno scelto di indicare semplicemente i nuovi prezzi base, anziché emettere incrementi in modo ufficiale: attualmente i prezzi dei produttori si attestano a 794-816 $/ton per gli HRC e a 926 $/ton circa per quanto riguarda i CRC, indicando sostanzialmente un rincaro di 44 $/ton.
Gli ultimi incrementi, sommati a quelli di tre settimane fa, hanno portato i prezzi ufficiali a compiere un balzo di circa 110 $/ton rispetto all'inizio di agosto; ciononostante, le offerte spot si sono mosse a malapena e i compratori statunitensi hanno continuato a rimanere cauti. Un distributore del sud-est degli Stati Uniti ritiene che la seconda tornata di aumenti sia semplicemente parte di una "tattica allarmistica" e che nessuno ci cascherà.
Dopo il rincaro pari a 66 $/ton, le acciaierie si erano mostrate unite nell'intento di porre fine al calo dei prezzi spot locali; ciononostante, a qualche settimana di distanza dall'annuncio, la situazione sembra un po' diversa. I compratori sono ancora poco propensi ad effettuare grossi ordini e rimangono scettici circa l'efficacia degli incrementi annunciati nelle ultime tre settimane, dal momento che persiste il problema dell'eccesso di offerta e della sovrapproduzione.
Inoltre, fonti di mercato hanno riferito a SteelOrbis che vengono effettuati scambi al di sotto degli attuali prezzi spot relativi ai coils a caldo (pari 705-750 $/ton franco partenza Midwest, invariati rispetto alla scorsa settimana), sebbene la maggior parte degli ordini si posizionino in corrispondenza del margine superiore dell'intervallo. Allo stesso tempo, le quotazioni spot dei CRC si attestano a 838-860 $/ton franco partenza Midwest, per un incremento di 22 $/ton sull'estremo inferiore dell'intervallo, dal momento che il problema dell'oversupply è meno accentuato per la categoria dei CRC.
Non sorprende che sul fronte dell'import tutto taccia: secondo fonti consultate da SteelOrbis, negli Stati Uniti l'interesse nelle offerte import è praticamente nulla; sulla West Coast fanno eccezione alcuni ordini dal Messico e dai produttori cinesi di CRC. Ad ogni modo, se i rincari locali riusciranno a prendere piede nelle prossime due settimane, le offerte import potrebbero tornare ad essere competitive per i compratori statunitensi; ciò, ovviamente, ammesso che le acciaierie straniere non inizino ad aumentare i prezzi a loro volta.
Prezzo medio ($/ton) | Variaz. settim. ($/ton) | |
HRC | 705-750 | 0 |
CRC | 838-860 | +22 sul margine inf. |
HRC | 750-772 | 0 |
CRC | 882-904 | 0 |
Cina** | ||
CRC | 926-948 | 0 |
*FOT porto di Houston
**Dazi pagati FOT porti Golfo USA