Nucor ha ridotto il proprio Consumer Spot Price (CSP), ovvero il prezzo applicato ai coils laminati a caldo (HRC) in tutti i suoi stabilimenti, dopo due settimane consecutive di stabilità.
Il CSP di questa settimana è stato segnalato a 900 $/nt (992 $/t), pari a 45,00 $/cwt, in calo rispetto ai 910 $/nt (1.003 $/t) o 45,50 $/cwt della scorsa settimana. Anche il prezzo base praticato da California Steel Industries (CSI), controllata di Nucor, è sceso di 10 $/nt, attestandosi a 960 $/nt (1.058 $/t) o 48,00 $/cwt, contro i 970 $/nt (1.069 $/t) o 48,50 $/cwt della settimana precedente.
Il ribasso dei prezzi CSP coincide con la corsa di molti Paesi a concludere accordi commerciali bilaterali con l’amministrazione Trump prima della scadenza estesa del 1° agosto, imposta lo scorso 9 luglio.
La scorsa settimana, gli Stati Uniti hanno annunciato dazi del 35% sul Canada, 30% sul Messico, 50% sul Brasile, mentre è stato ventilato un possibile dazio del 30% sulle esportazioni provenienti dall’Unione Europea. Anche il Giappone e la Corea del Sud, due partner commerciali strategici per gli USA, sono stati colpiti da nuovi dazi del 25%, salvo rinegoziazioni entro il 1° agosto.
Questi nuovi annunci seguono le precedenti minacce da parte di Trump di introdurre un dazio del 50% su tutte le importazioni di rame e addirittura un dazio del 200% sui farmaci importati da qualsiasi Paese.
Dal lato dei prezzi spot, il prezzo medio settimanale per i coils a caldo rilevato da SteelOrbis ha segnato un leggero aumento, salendo a 860 $/nt (948 $/t) o 43,00 $/cwt, rispetto agli 850 $/nt (937 $/t) o 42,50 $/cwt della settimana precedente. Secondo fonti di mercato, alcuni venditori stanno applicando sconti per far fronte a difficoltà di liquidità, con un effetto di ribasso sui prezzi spot.
Tuttavia, operatori interpellati da SteelOrbis hanno segnalato che la possibile stabilità o crescita dei prezzi del rottame ad agosto potrebbe sostenere i prezzi spot dei coils a caldo fino a settembre.