Stati Uniti, coils a caldo: il prezzo CSP di Nucor torna a salire dopo la stabilità della scorsa settimana

martedì, 01 luglio 2025 10:05:06 (GMT+3)   |   San Diego

Il prezzo Consumer Spot Price (CSP) di Nucor, ossia il prezzo applicato per i coils laminati a caldo (HRC) su base spot in tutti i suoi impianti, è tornato a salire questa settimana, dopo un report invariato diffuso sette giorni prima. Secondo quanto appreso da SteelOrbis da fonti di mercato, si tratta del terzo aumento settimanale consecutivo del prezzo CSP da parte di Nucor dall’introduzione, il 4 giugno scorso, del raddoppio dei dazi della Sezione 232 su acciaio e alluminio, ora fissati al 50%.

Questa settimana, il CSP è salito di 10 $/nt, portandosi a 910 $/nt (1.003 $/t), pari a 45,50 $/cwt, rispetto ai 900 $/nt (992 $/t) o 45,00 $/cwt della settimana precedente. Anche il prezzo base presso California Steel Industries (CSI), società controllata da Nucor, ha registrato un incremento di 10 $/nt, attestandosi a 970 $/nt (1.069 $/t) o 48,50 $/cwt, contro i 960 $/nt (1.058 $/t) o 48,00 $/cwt di una settimana fa.

Le fonti riferiscono che, prima del recente raddoppio dei dazi su acciaio e alluminio deciso dall’amministrazione Trump, le acciaierie statunitensi erano restie ad alzare i prezzi temendo che un ampliamento del divario di prezzo rispetto all’import avrebbe reso l’acciaio estero più competitivo. Questo timore è ora venuto meno, finché il dazio resterà al 50%.

Per quanto riguarda il mercato spot, il prezzo medio settimanale dell’HRC rilevato da SteelOrbis è aumentato di 5 $/nt, raggiungendo un livello medio di 890 $/nt (981 $/t), ovvero 44,50 $/cwt.

A fine marzo e inizio aprile, il monitoraggio del CSP di Nucor aveva raggiunto il livello massimo finora registrato, pari a 935 $/nt, da quando la rilevazione online è stata avviata ad aprile 2024. Dopo un periodo prolungato di stabilità, i valori dei prodotti finiti avevano ripreso a salire già a partire da fine gennaio, con un incremento complessivo vicino al 25% in vista dell’atteso inasprimento dei dazi. Secondo quanto riferito dalle fonti di mercato, a sostenere i prezzi dei prodotti finiti avevano contribuito anche le elevate quotazioni del rottame nel primo trimestre e il fenomeno del “panic buying” registrato a inizio aprile.

Dopo gli accordi stabili raggiunti sul mercato del rottame negli Stati Uniti a giugno, gli operatori si aspettano un mercato laterale o in lieve aumento per luglio, ipotizzando una possibile ripresa dell’export di rottame e una persistente solidità dei prezzi spot dei prodotti finiti, complice il fatto che molti paesi esportatori non hanno ancora rinegoziato le rispettive tariffe con gli Stati Uniti.

Dalla pubblicazione dell’indice CSP di Nucor, ad aprile 2024, la domanda debole di acciaio finito aveva portato il produttore statunitense a ridurre il proprio prezzo CSP fino a 650 $/nt (717 $/t), ovvero 32,50 $/cwt, durante la settimana del 15 luglio 2024. Questo livello viene comunemente considerato il “prezzo di pareggio” per Nucor.


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