Durante questa settimana, che ha visto la celebrazione del Natale Ortodosso nei Paesi
CIS, il mercato europeo è tornato in attività, quello cinese ha registrato un trend positivo, mentre quello degli stessi Paesi
CIS ha fatto registrare segnali di ripresa.
In
Cina, dove i produttori avevano tagliato la produzione e il governo aveva abolito le tasse di esportazione vista la domanda locale molto fiacca, i prezzi per l’esportazione di piani sono cresciuti sullo sfondo di una domanda che ha mostrato segnali di ripresa: continuano infatti gli acquisti di coil laminati a caldo cinesi dall’estero. Negli ultimi giorni del 2008, si è avuta notizia della conclusione di una trattativa tra
Cina e Ucraina. Gli acquirenti cinesi stanno comunque cercando di concludere trattative per coil laminati a caldo (HRC) di importazione, per spedizioni in Febbraio. I prezzi si attestano a 410-450 $/t CFR. Le ultime offerte di HRC provenienti dal Kazakhistan per il mercato delle si attestavano a 420 $/t FOB.
La settimana scorsa avevamo sottolineato come in
Turchia fossero cambiate le politiche di importazione. Sullo sfondo di una domanda sempre fiacca, le tasse per l’importazione di prodotti piani sono state aumentate con i seguenti parametri: dal 5 al 13% per i coil laminati a caldo (HRC), dal 6 al 14% per i coil laminati a freddo (CRC), dal 14 al 15% per gli zincati, dal 12 al 15% per i coil preverniciati. La risposta del mercato turco a queste variazioni non si è fatta attendere: i prezzi sono infatti aumentati e la domanda ha fatto registrare un lieve segnale di ripresa. In ogni caso, visto che i Paesi
CIS sono ancora in periodo di festività, non è chiaro come i produttori di questa zona reagiranno alle modifiche sul mercato turco.
La settimana prossima si registreranno le nuove offerte provenienti dai Paesi
CIS, che secondo molti saranno più alte rispetto al passato, considerando anche le trattative conclusesi con
Cina e
India.
Anche gli europei stanno aspettando queste nuove offerte dai Paesi
CIS. Ci si aspetta che i paesi europei cerchino di vendere al mercato turco sfruttando i loro nuovo vantaggi fiscali, ma anche in questo caso saranno decisive le nuove proposte dei Paesi
CIS.
Dall’altro lato, il silenzio la fa da padrone sul mercato europeo dopo la ripresa dell’attività. Le prossime settimane saranno importanti per i protagonisti del mercato. La domanda ha mostrato una graduale ripresa, anche se sarà chiaro solo nella prossima settimana se questo segnale si confermerà o avrà solo l’effetto di influenzare i prezzi.
Le aziende italiane operanti nel settore degli elettrodomestici e dell’
automotive hanno cominciato le loro trattative per acquisto di materiale in Marzo.
Per quanto riguarda, invece, gli zincati, la domanda è molto forte in
Australia, in modo particolare nel settore delle
costruzioni.
Tornando all’
Italia, le vendite di coil laminati a caldo (HRC) si attestano a 370-380 €/t FOT, confermandosi ai livelli del periodo pre-natalizio.
In
Portogallo, invece, il prezzo del materiale proveniente da magazzino è calato rispetto al periodo precedente alle festività: i coil laminati a caldo (HRC) si attestano a 460-480 €/t franco magazzino.
Passando all’
Europa Orientale, i prezzi dei prodotti piani hanno mostrato un calo di circa 20 €/t in
Polonia, attestandosi a 370 €/t per quanto riguarda i coil laminati a caldo (HRC) e 450 €/t per i coil laminati a freddo (CRC), mentre il prezzo base degli zincati si attesta a 490 €/t sul mercato locale.
Il periodo di festività terminerà la settimana prossima in
Romania, e in quel momento gli acquirenti locali dovrebbero ricominciare a commissionare acquisti di materiale soprattutto dai Paesi
CIS. In ogni caso, non ci si aspetta alcun segnale di ripresa della domanda sul mercato rumeno.
In
Bulgaria, invece, l’acciaieria Kremikovtzi sta offrendo coil laminati a caldo al mercato dell’esportazione a circa 350-360 €/t FOB Burgas.
Infine il mercato medio-orientale, caratterizzato anch’esso da inattività. Questa settimana i coil laminati a caldo (HRC) provenienti dal Sud
Africa si attestavano a 450-460 $/t CFR Dubai. Nonostante sia presto per stabilire se ci saranno richieste con questi prezzi, un ordine di 50.000 tonnellate di HRC è stato concluso tra
Arabia Saudita e Dubai. Inoltre, ci si aspetta che il livello dei prezzi salirà in
Arabia Saudita. Ad esempio in Libano i protagonisti del mercato stanno aspettando per nuove offerte dai Paesi
CIS e entro le prossime due o tre settimane avremo notizia di acquisti da questa zona.
Le difficoltà nel mercato finanziario sono state il motivo principale della tensione che si è registrata nel mercato dell’acciaio. I ritardi, anche di uno o due giorni, nell’ottenere crediti dalle banche hanno creato grandi problemi sia ai venditori sia agli acquirenti. Una volta che riprenderà la circolazione di denaro liquido sul mercato e le banche avranno più facilità a rilasciare crediti, l’attività sarà più intensa nel mercato dell’acciaio e si potrà valutare con maggior chiarezza ogni tipo di trend.