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India, coils laminati a caldo: prezzi corretti al ribasso per la forte concorrenza, le acciaierie puntano ad aumentare le vendite ai mercati non tradizionali

martedì, 27 febbraio 2024 18:31:12 (GMT+3)   |   Calcutta

I prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) provenienti dall’India sono tornati ai livelli registrati due settimane fa, benché l’attività commerciale sia stata piuttosto assente a causa, da un lato, del divario tra richiesta e domanda, e dall’altro, dalle aspettative di un ulteriore calo da parte degli acquirenti vista la diminuzione dei prezzi dalla Cina verso le principali destinazioni al rientro dalle vacanze. Per questo motivo è stato registrato un numero maggiore di trattative da parte degli esportatori indiani verso destinazioni non tradizionali, che si attestava verso l’estremità inferiore del range.

Secondo le fonti, i prezzi degli HRC dall’India si sono attestati a 580-650 $/t FOB, tornando ai livelli di due settimane fa e registrando un calo di 20 $/t su base settimanale nell’estremità inferiore del range. I prezzi indicativi degli HRC indiani in Asia sono stati segnalati a 590-600 $/t FOB, così come in Bangladesh e in Nepal, mentre le offerte in Medio Oriente sono state stimate a circa 600-610 $/t FOB. Secondo le fonti, con richieste inferiori a 600 $/t CFR dal Vietnam e a 600-620 $/t CFR dalla regione del Golfo, in calo di 10-30 $/t su base settimanale, le acciaierie indiane si sono astenute dal concludere accordi che hanno portato a una condizione di quiete, mentre invece la maggior parte degli acquirenti si aspettava più opzioni di approvvigionamento alternative, poiché i venditori dalla Cina hanno offerto attivamente prezzi scontati.

Le offerte di HRC dall’India in UE sono state stimate a 695-700 $/t CFR, ossia 645-650 $/t FOB Turchia. Tuttavia, sono stati segnalati solo accordi occasionali per piccoli quantitativi attraverso i commercianti, mentre la maggior parte delle fonti sostiene che gli acquirenti dell’UE non stiano mostrando grande interesse per le importazioni a seguito del calo dei prezzi locali, e la domanda dall’Europa è rallentata per la questione delle quote di salvaguardia.

«L’attività commerciale è più lenta in tutte le aree geografiche, e con l’aumento delle offerte cinesi e la concorrenza dei venditori indiani, le esportazioni in Cina sono diventate ancora più difficoltose dopo le vacanze», ha dichiarato a SteelOrbis una fonte di Tata Steel Limited.

Intanto, vista la situazione nelle principali destinazioni commerciali, le acciaierie indiane hanno iniziato a concentrarsi sugli ordini in mercati non tradizionali, offrendo in particolare al Bangladesh a 600 $/t FOB per HRC sottili e stretti, e al Nepal a 590 $/t FOB. Secondo le fonti, quindi, diversi accordi per un totale di circa 30.000 tonnellate di HRC dall’India sono stati conclusi in Nepal a 580-590 $/t FOB, mentre un altro lotto è stato venduto in Bangladesh a 590-600 $/t FOB.

«JSW è piuttosto piena per marzo e sembra non ci sia molto rimasto da vendere, mentre JSPL è la più entusiasta. Devono vendere, perché sta per iniziare la nuova linea di produzione», ha dichiarato a SteelOrbis un operatore locale.

«Riteniamo che i prezzi accettabili dagli acquirenti nel Golfo e nel Sudest asiatico scenderanno ulteriormente», ha affermato un’altra fonte. «Ma il lato positivo è che la maggior parte delle grandi acciaierie indiane ha basse allocazioni per l’esportazione a un mese dalla chiusura dell’anno fiscale, e non è sotto pressione per concludere accordi a livelli inferiori».


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