Il mercato turco dei coils laminati a caldo (HRC) è ancora caratterizzato da una domanda piuttosto scarsa da parte degli utilizzatori finali, la quale, unita alla lentezza delle esportazioni – specialmente verso l’Europa – sta mettendo sotto pressione le acciaierie nazionali. Tuttavia, i produttori turchi hanno iniziato a manifestare una leggera resistenza a concedere ulteriori sconti, soprattutto sul mercato interno, citando il rafforzamento dei prezzi dei rottami. Nel frattempo i prezzi degli HRC cinesi si sono ammorbiditi a seguito delle offerte comunicate alla fine della scorsa settimana.
Attualmente alcuni grandi trader offrono alla Turchia 45.000 t di HRC a 515 $/t CFR, mentre alla fine della scorsa settimana le indicazioni si attestavano a 525-529 $/t CFR per le spedizioni di fine gennaio. Alcuni materiali no-IVA, però, vengono ancora offerti a 505-510 $/t CFR. Alla fine della scorsa settimana, come segnalato da SteelOrbis, sono state fornite informazioni su due lotti da 45.000 t venduti dalla Cina alla Turchia a 478-480 $/t FOB o a circa 517-520 $/t CFR. In Egitto i prezzi più recenti degli HRC cinesi si sono attestati a 520-530 $/t CFR, senza alcun accordo segnalato.
Anche la Russia è sul mercato, con l’intenzione di vendere la produzione di gennaio e di inizio febbraio. Le offerte più recenti verso la Turchia sono state segnalate a 495-505 $/t CFR per materiale soggetto a sanzioni e a 530-540 $/t CFR per il materiale non sanzionato. In Nord Africa, dove è stata osservata una certa domanda, le offerte si aggirano sui 510-520 $/t CFR, registrando un aumento di circa 10 $/t negli ultimi quindici giorni.
Nel mercato interno della Turchia le acciaierie sembrano resistere al di sopra della soglia di 570 $/t franco produttore, mentre i precedenti livelli franco produttore di 555-560 $/t sono ancora possibili. «Gli HRC non vanno bene e la domanda è piuttosto bassa, le aspettative idem. Stiamo ancora offrendo per la spedizione di gennaio», ha dichiarato una fonte di mercato a SteelOrbis. Molti spiegano i tentativi delle acciaierie di evitare sconti con l’aumento dei prezzi import dei rottami, sebbene si ritenga che la tendenza al rialzo in questo segmento non sarà di lunga durata.