Con il graduale rallentamento delle attività commerciali sul mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) in vista delle vacanze invernali, il principale produttore locale ArcelorMittal ha deciso di aumentare i prezzi in tutta Europa di circa 30 €/t. Inoltre, mentre alcune fonti ancora non escludono un ulteriore aumento alla fine di gennaio nel quadro del riesame delle misure di salvaguardia, altre ritengono che ciò non sarà facile, dato che nei prossimi due mesi non ci saranno segnali di ripresa della domanda, e anzi credono che il recente aumento dei prezzi di ArcelorMittal sia una «consueta mossa che precede le vacanze invernali fatta per testare il mercato». Nel segmento delle importazioni la maggior parte delle offerte è rimasta relativamente stabile, sebbene molti dei clienti si siano ritirati dalle prenotazioni di HRC a causa dei rischi legati alla salvaguardia e all’antidumping.
Più precisamente, ArcelorMittal ha annunciato il nuovo obiettivo per gli HRC sul mercato dell’Unione Europea a 630 €/t franco produttore per le consegne di febbraio e marzo, in aumento di 30 €/t rispetto ai precedenti livelli ufficiali. Le offerte ufficiali da altre acciaierie europee sono state stimate intorno ai 600 €/t franco produttore nel nord Europa contro i 580-600 €/t franco produttore la scorsa settimana, e a 590-600 €/t franco produttore in Italia, in aumento di 10 €/t rispetto alla scorsa settimana nell’estremità superiore del range. Tuttavia, secondo le fonti, l’attuale livello negoziabile non supera i 580 €/t franco produttore nel nord e si attesta a circa 570-580 €/t franco produttore in Italia.
«Le acciaierie puntano a 600 €/t franco produttore dopo gli aumenti di ArcelorMittal, ma la maggior parte degli ordini sono stati segnalati a livelli inferiori o a circa 580-590 €/t franco produttore questa settimana, a seguito di un piccolo rifornimento prima delle vacanze dovuto alle preoccupazioni dei clienti rispetto al possibile prolungamento delle chiusure invernali», ha comunicato a SteelOrbis un operatore locale.
Per quanto riguarda le importazioni, i prezzi per gli HRC asiatici sono stati segnalati circa a 560-580 €/t CFR principalmente per la spedizione di marzo, grossomodo agli stessi livelli della scorsa settimana. Secondo le fonti il commercio import è stato prossimo allo zero questa settimana, con qualche transazione occasionale segnalata per circa 10.000 t di HRC dall’Indonesia, nello specifico a circa 560 €/t CFR Spagna. Sono anche state segnalate alcune offerte di HRC dall’Indonesia a 555 €/t CFR per l’Europa meridionale.
Le offerte di HRC provenienti dalla Turchia sono state segnalate a circa 550-570 €/t CFR dazio incluso, contro i prezzi negoziabili di 560 €/t della scorsa settimana.