Dopo gli aumenti registrati in precedenza nel segmento import dell’Europa, questa settimana i prezzi degli HRC in Turchia si sono stabilizzati. Allo stesso tempo, la maggior parte delle acciaierie europee sono positive in termini di tendenze di prezzo future, e sottolineano la bontà dei propri libri ordini nonostante la domanda da parte degli utilizzatori finali sia rimasta moderata. Nel segmento delle importazioni l’attività commerciale è rimasta limitata per via della preoccupazione riguardo alla situazione delle quote, e non sono stati segnalati nuovi accordi per gli HRC di origine indiana.
Nello specifico, mentre le acciaierie del nord Europa hanno continuato ad annunciare il proprio obiettivo di prezzo per gli HRC a 800 €/t franco fabbrica, gli acquirenti hanno stimato i livelli negoziabili a circa 740-750 €/t franco fabbrica, al pari della scorsa settimana, con alcune transazioni riportate ai livelli sopraindicati. Le offerte dalle acciaierie italiane sono state segnalate a circa 745-755 €/t franco fabbrica contro i 750 €/t franco fabbrica della scorsa settimana, mentre il livello praticabile questa settimana è stato valutato in media a 735 €/t franco fabbrica.
«L’attività commerciale sul territorio è moderata, e la maggior parte degli accordi vengono conclusi solo per piccoli quantitativi che servono a coprire le necessità», ha dichiarato un operatore locale a SteelOrbis. «I compratori restano cauti, attendono di capire quanto durerà questo aumento legato alla fornitura, ma allo stesso tempo non hanno molte opzioni».
Intanto questa settimana i fornitori stranieri di HRC hanno cercato di aumentare le offerte verso gli acquirenti europei, e la maggior parte di esse – tramite trader – sono state segnalate a circa 670-730 €/t CFR. Più precisamente, dopo i numerosi accordi della scorsa settimana chiusi in media a 700 $/t CFR (645 €/t), per un totale di 100.000 t di HRC indiani indirizzati soprattutto all’Europa meridionale, questa settimana sono stati segnalati altri accordi nel nord Europa a 680 €/t CFR. «Può sembrare tanto, ma le offerte più alte dei venditori indiani sono più che accettabili», ha commentato un trader. Questa settimana, intanto, alcuni operatori locali hanno attivamente discusso delle prenotazioni da parte della Turchia, ma non ci sono state conferme ufficiali al momento della pubblicazione. Secondo alcune fonti sarebbe stato concluso un accordo per HRC origine Turchia a 690 €/t CFR dazio pagato, mentre altre fonti riferiscono vendite a 690 €/t CFR dazio escluso. Allo stesso tempo le offerte per gli HRC turchi sono state stimate dai clienti italiani a circa 730 €/t CFR dazio pagato, in aumento di 40 €/t su base settimanale.
Inoltre, le offerte dei trader per gli HRC origine Asia, tra le quali alcune con pagamento a 90 giorni, sono state stimate a 670-700 €/t CFR. L’estremità inferiore del range corrisponde alle offerte dal Vietnam a 670 €/t CFR, in aumento di 10 €/t nell’ultima settimana, mentre le offerte di HRC dal Giappone e dalla Corea del Sud sono state stimate rispettivamente a 680 €/t CFR e 700 €/t CFR. Secondo le fonti, alcune offerte di HRC taiwanese franco partenza sono state segnalate a un livello inferiore o a 655 €/t CFR, ma finora non ci sono notizie di nuovi accordi a causa degli elevati rischi legati alla quota di salvaguardia di “altri paesi”.